rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Riforma della scuola, nuova mobilitazione dei sindacati siciliani

I segretari provinciali Antonella Distefano, Flc Cgil Catania, Pippo Denaro, Cisl Scuola, Salvo Mavica, Uil Scuola e Giovanni Tempera, Snals hanno tenuto una conferenza stampa davanti i cancelli della scuola media Cavour

Nuova mobilitazione unitaria dei sindacati siciliani contro la riforma della scuola. I segretari provinciali Antonella Distefano, Flc Cgil Catania, Pippo Denaro, Cisl Scuola, Salvo Mavica, Uil Scuola e Giovanni Tempera, Snals hanno tenuto una conferenza stampa davanti i cancelli della scuola media Cavour di Catania dove sono cominciate le convocazioni per l'assegnazione degli incarichi annuali delle scuole secondarie primo e secondo grado e di sostegno.

"La riforma della scuola - dichiarano all'unanimità i sindacati - ha creato un esercito di deportati, decine di migliaia di precari che hanno dovuto scegliere tra lasciare la famiglia o rinunciare, dopo decenni di precariato, alla stabilizzazione. Il piano straordinario di assunzioni in ruolo prevista dalla legge 107 di riforma della scuola suddiviso in tre fasi ha riguardato 102.734 precari. Attualmente è in svolgimento la fase 'B', che riguarda 16.216 docenti, la quasi totalità residenti in meridione , che hanno ricevuto la proposta di assunzione in ruolo, ma purtroppo per tutti con destinazione nelle province del Nord, in quanto le disponibilità al Sud è stata esaurita dalle precedenti fasi '0' e 'A'"

"Le convocazioni sarebbero dovute essere eliminate in base alla legge 107 di riforma della scuola- commenta Antonella Distefano - ma siamo riusciti ad ottenere che chi ha avuto il ruolo al Nord potrà per quest'anno svolgere il normale lavoro con l'incarico restando nella provincia ed avere riconosciuto valido l'anno di prova". "La legge non soddisfa le esigenze né degli alunni né di chi vi lavora - aggiunge invece Pippo Denaro - ci sono famiglie che sono state sfasciate, ci sono persone che hanno dovuto lasciare figli, persone anziane a carico, o che al contrario, hanno dovuto rinunciare al ruolo, quindi questa 'deportazione', questa 'roulette russa' Renzi se la poteva risparmiare".

"Questo mese è cominciata la 'brutta scuola di Renzi', sta accadendo quello che abbiamo sempre temuto - sostiene infine Salvo Mavica - mai e poi mai avremmo pensato che un ministro dell'Istruzione potesse essere così distante dai problemi della scuola, non è possibile che non si faccia esercitare il diritto di cittadinanza e di democrazia".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Riforma della scuola, nuova mobilitazione dei sindacati siciliani

CataniaToday è in caricamento