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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Scordia

Rissa in campo a Scordia dopo la partita: Daspo per 9 giocatori minorenni

I fatti si riferiscono ai tafferugli verificatisi, all’interno del campo comunale, lo scorso 6 maggio, quando, al termine dell’incontro di calcio, alcuni giocatori accerchiarono e aggredirono gli atleti della squadra antagonista, mentre esultavano per il risultato ottenuto

Il questore di Catania ha emesso 9 provvedimenti di Daspo nei confronti di altrettanti giocatori – tutti minorenni - di una squadra partecipante al torneo Allievi Under 17 Provinciali.
I fatti si riferiscono ai tafferugli verificatisi, all’interno del campo comunale di Scordia, lo scorso 6 maggio, quando, al termine dell’incontro di calcio, alcuni giocatori accerchiarono e aggredirono gli atleti della squadra antagonista, mentre esultavano per il risultato ottenuto. Si trattava della semifinale provinciale di ritorno tra due squadre del campionato Allievi – Under 17, Gymnica Scordia – Libertas Catania Nuova.

Subito dopo, dagli spalti, alcuni tifosi invasero il terreno di gioco, unendosi all’azione violenta. La sicurezza venne ristabilita solo dopo l’intervento dei carabinieri. A seguito delle violente aggressioni, uno degli assistenti arbitrali, sette giocatori e l’allenatore della squadra di casa furono costretti a ricorrere al pronto soccorso.

Per i gravissimi comportamenti tenuti in quell’occasione, ai nove giocatori è stato fatto divieto di accedere agli stadi ove si disputano gli incontri di calcio di campionato di
serie “A”, “B”, “C” e serie “D”, incluse tutte le Categorie Giovanili (Eccellenza, Promozione, 1^, 2^, 3^ Categoria) e Giovani Dilettanti (Juniores e Allievi Under 15/16/17), coppe nazionali ed internazionali o partite amichevoli, nonché tutti gli incontri di “Calcio a 5” cui prendano parte le squadre iscritte al campionato di serie “A”, “A2”, “B”, “C1”, “C2” e “D”,
incluse le coppe nazionali ed internazionali o partite amichevoli e la Nazionale Italiana di calcio a 5, sia maschili che femminili, che verranno disputate sul territorio italiano nonché sul territorio degli altri stati appartenenti all’Unione Europea, compresi i tempi di afflusso e deflusso dall’impianto sportivo, nonché di accedere ai luoghi interessati alla sosta, al
transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime.

I provvedimenti sono stati adottati al termine di una immediata, nonché approfondita e complessa attività istruttoria, basatasi sull’esame delle risultanze delle immediate attività d’indagine compiute dalle forze di polizia intervenute e, inoltre, sulla documentazione ufficiale della federazione e sugli atti compiuti dal direttore di gara, ovvero referto arbitrale e distinta, nonché sui referti medici.

Sulla base degli elementi raccolti, i nove giovani calciatori sono stati, dunque, ritenuti soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione di manifestazioni sportive, posto che la loro presenza nei luoghi dove tali eventi si svolgono può essere motivo di turbativa per il regolare svolgimento delle gare e per la pubblica incolumità. I provvedimenti interdittivi hanno una durata che va dai 2 ai 3 anni, in funzione della gravità delle azioni commesse.

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