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Cronaca

Salute mentale: a Palermo sit-in di familiari, utenti e operatori

"E' necessario porre l'attenzione sui problemi che affliggono il settore della salute mentale nel territorio siciliano - spiega Grazia Adorni, responsabile della sezione catanese dell'associazione ETS “Si può fare per il lavoro di comunità”- Nonostante sia trascorso quasi un anno dall'emanazione delle linee guida per l'applicazione del budget di salute in quasi tutte le Asp si registrano ritardi ed inadempienze

A quasi un anno di distanza dalla manifestazione di protesta contro i disservizi nel settore della salute mentale, organizzata dall' ETS “Si può fare per il lavoro di comunità” a seguito della quale, è scaturita l'emanazione delle linee guida per l'avvio operativo dei progetti terapeutici individualizzati sostenuti finanziariamente attraverso il budget di salute, continuano i ritardi nell'applicazione di tali norme le distorsioni, le inadempienze, ed un ormai cronico stato di peggioramento dello stato dei servizi che dovrebbero tutelare la salute mentale della popolazione.

Domani 30 giugno, l'associazione che rappresenta migliaia di persone con patologie psichiatriche di tutta l’isola, ha deciso di manifestare con forza il proprio dissenso per i disservizi ed il disinteresse riscontrato riguardo alla salute mentale e all'assistenza psichiatrica. Alle ore 10.00 saranno davanti all'assessorato alla salute in piazza Ziino a Palermo. "Occorre purtroppo registrare il mancato dialogo con l'Assessore regionale alla salute On. Ruggero Razza, al quale la stessa ETS nel corso di quest'anno ha più volte richiesto e sollecitato, purtroppo vanamente, un incontro per fare presenti i disservizi rilevati.

"E' necessario porre l'attenzione sui problemi che affliggono il settore della salute mentale nel territorio siciliano - spiega Grazia Adorni, responsabile della sezione catanese dell'associazione - Nonostante sia trascorso quasi un anno dall'emanazione delle linee guida per l'applicazione del budget di salute in quasi tutte le Asp si registrano ritardi ed inadempienze, stentano a decollare i progetti terapeutici individualizzati, in una situazione in cui gli ostacoli burocratici e le resistenze rendono troppo lenti i processi di applicazione di questo prezioso ed urgente strumento a grave danno dei pazienti e dei familiari. Non migliora neanche la situazione relativa alle piante organiche. Anche il personale è sempre più ridotto e, quindi, il servizio è assolutamente inadeguato soprattutto anche perchè molti medici, infermieri e degli assistenti sociali oggi sono in pensione e non vengono sostituiti. Mancano sul territorio strutture residenziali sanitarie dedicate ai pazienti caratterizzati da “doppia diagnosi”, si attende l'apertura della quarta Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza(REMS), le tre presenti risultano infatti insufficienti a coprire il fabbisogno sul territorio regionale".

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