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Martedì, 26 Settembre 2023
Cronaca

Cibo scaduto e lavoro nero, denunciato il titolare di un panificio

Pagava una dipendente 1,66 euro l'ora. Gli agenti hanno inoltre verificato e sanzionato l'occupazione abusiva di suolo pubblico e la presenza di contenitori non idonei alla conservazione degli alimenti

Gli agenti dei commissariati Borgo-Ognina e San Cristoforo, del reparto prevenzione crimine e della polizia locale hanno effettuato dei controlli straordinari nel quartiere di San Cristoforo.

Particolare rilievo ha assunto il controllo in  un panificio/pizzeria ubicato in via della Concordia dove sono stati trovati lavoratori in nero e tra questi, una in particolare lavorava da trenta giorni, senza un regolare contratto di lavoro; questa dipendente, ha riferito di lavorare e accettare una somma di 1,66 euro l’ora in quanto separata e con due figlie.

Nel corso della stessa verifica è stata accertata l’invasione del marciapiede con pedane in legno contenenti migliaia di bottiglie di birra, acqua e una tettoia movibile, in modo da non consentirne l’accesso ai pedoni, in totale un’occupazione del suolo pubblico per un totale di 24,50 metri quadri.

Per questo motivo, il titolare del panificio è stato denunciato perché responsabile di sfruttamento del lavoratore approfittando dello stato di bisogno dello stesso. Inoltre è stato indagato per invasione di terreni e,la merce è stata sequestrata. Infine, l’Asp igiene-pubblica intervenuta ha contestato molteplici violazioni tra cui la presenza di alimenti (mozzarelle) con data di scadenza già superata e la presenza di contenitori non idonei alla conservazione degli alimenti.

A seguire, è stata controllata una carrozzeria insistente in un capannone di circa 200 metri quadri in funzione e, nell’occasione, uscivano fumi da verniciatura molto pesanti e nauseabondi. Inoltre l'attività è risultata priva di qualsiasi autorizzazione per l’immissione di fumi nell’atmosfera e con all’interno presenza di rifiuti speciali pericolosi. Per questo motivo, il titolare è stato indagato per immissione dei fumi nocivi nell’atmosfera e illegale raccolta e gestione di rifiuti speciali; inoltre, l’attività è stata sottoposta a sequestro a sensi del testo unico ambientale.

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