Sant'Agata 2017, Il fotoracconto della notte del 4 febbraio tra devozione e spiritualità
Diverse le tappe percorse. Tra quelle più emozionanti la fermata davanti il pronto soccorso pediatrico dell'ospedale Vittorio Emanuele dove non sono mancate le lacrime da parte dei genitori che hanno i propri figli ricoverati
Uno dei momenti sicuramenti più toccanti quello della sera del 4 febbraio della festa di Sant'Agata, quando le reliquie e le candelore passano per la popolare via Plebiscito ultimando il giro esterno. Tra centinaia di bancarelle, la folla di devoti si fa largo attraversando come un fiume il rione, oggi più colorato che mai. Tutti i "curtigghi" sono aperti, la gente si affaccia alla finestra per ore aspettando il passaggio del fercolo con pazienza e religiosità.
Diverse le tappe percorse, tra quelle più emozionanti la fermata davanti il pronto soccorso pediatrico dell'ospedale Vittorio Emanuele dove non sono mancate le lacrime da parte dei genitori che hanno i propri figli ricoverati. In omaggio ai medici, che qui lavorano anche oggi senza sosta, vengono portati due mazzi di fiori bianchi.
All'ingresso dell'ospedale è stato sfiorato un piccolo incidente, quando diversi ragazzi si sono arrampicati in uno dei due pilastri facendo cadere un grosso pezzo di cornicione in mezzo alla folla che fortunatamente non ha colpito nessuno.
Durante la processione alcuni fedeli portano i ceri, che pesano diverse decine di chilogrammi. Ognuno ne ha sulle spalle uno che simboleggia il proprio voto alla Santa Patrona per chiedere una grazia o per una grazia ricevuta. Nonostante l'ordinanza anti ceri continua la tradizione lungo la via Plebiscito. Sicuramente ridimensionata rispetto agli anni precedenti.
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