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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Sant'Agata, morte devoto Calì: sospeso risarcimento dovuto dalla Chiesa

Emessa un'ordinanza dal presidente della corte d'appello di Catania, Alfio Scuto, che sospende provvisoriamente l'esecutività della sentenza del Tribunale con la quale l'Arcidiocesi era stata condannata ad un cospicuo risarcimento

Emessa un'ordinanza dal presidente della corte d'appello di Catania, Alfio Scuto, che sospende provvisoriamente l'esecutività della sentenza del Tribunale civile emessa il 30 Maggio scorso, con la quale l'Arcidiocesi di Catania, il comitato dei festeggiamenti agatini erano stati condannati ad un cospicuo risarcimento per la morte del devoto Roberto Calì.

Questo il motivo alla base dell'ordinanza emessa: "Il blocco del patrimonio della Chiesa e delle risorse monetarie comporterebbe l'impossibilità di assolvere alle attività caritatevoli in favore di migliaia di cittadini che giornalmente vengono assistiti".

I legali dell’ Arcidiocesi avevano già presentato, il 3 luglio scorso, una richiesta di “inibitoria” dell’esecutività della sentenza. Nell’istanza avevano chiesto anche che la Corte d’ appello accogliesse la sospensione immediata dell’ esecutività della sentenza in attesa dell’ udienza dell’ inibitoria. Il presidente della Corte d’ appello Alfio Scuto, ha accolto la loro richiesta “congelando” tutto.

“Ci è sembrato - hanno dichiarato gli avvocati dei familiari di Calì, Simone Marchese e Salvatore Ragusa -  un provvedimento un po’ eccessivo. Non mettiamo in dubbio l’attività caritatevole della Chiesa, ma la stessa Arcidiocesi non si è posta minimamente il problema di due bambini in tenera età rimasti senza il padre. Ci saremmo aspettati un comportamento da parte della Curia più caritatevole nei confronti dei devoti tutti”.

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