No ai tagli della finanziaria, sciopero dei dipendenti regionali in tutta l'isola
Mentre a palazzo d'Orleans si continua a discutere per l'approvazione della legge finanziaria che dovrebbe andare in porto nelle prossime ore, questa mattina in tutta la Sicilia, Catania compresa, è stato il giorno dello sciopero generale dei dipendenti regionali siciliani
Mentre a palazzo d'Orleans si continua a discutere per l'approvazione della legge finanziaria che dovrebbe andare in porto nelle prossime ore e comunque non oltre il 30 aprile, questa mattina in tutta la Sicilia, Catania compresa, è stato il giorno dello sciopero generale dei dipendenti regionali siciliani contro le misure del governo su contratti, pensioni e assetti organizzativi del personale.
“I regionali – accusano nel documento sindacale confederali e autonomi - sono diventati un utile strumento per nascondere l’inadeguatezza del governo e della politica. Si toccano diritti maturati condizionando l’opinione pubblica con menzogne quotidiane. La stragrande maggioranza dei dipendenti regionali ha stipendi che vanno da mille a mille e cinquecento euro, altro che privilegi”. A Catania i lavoratori della Sicilia orientale si sono dati appuntamento davanti alla Prefettura per muoversi in corteo fino al Palazzo della Regione. A proclamare lo sciopero, dopo il fallimento della trattativa all’Aran dove il governo si è presentato spaccato, sono state le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codire, Sadirs, Ugl Siad e Dirsi.