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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

La storia di Sebastiano e del suo "papà coraggio" volato a Sydney per salvarlo

Giovanni e Sebastiano Quattrocchi si trovano adesso a Sydney, dove il ragazzo ha subito 14 ore di intervento, solo 3 giorni fa. Pagano più di 5 mila dollari al giorno per la stanza e hanno bisogno di fondi per saldare il conto dell'ospedale

E' il 7 ottobre e Sebastiano festeggia contento i suoi 15 anni. Da qualche giorno, però, accusa un forte mal di testa. Il padre Giovanni decide così di farlo controllare e lo porta prima in una guardia medica e poi in ospedale, ma vengono mandati a casa. Giovanni però insiste e, ritornato in ospedale ad Acireale, chiede che al figlio venga fatta una Tac. Dopo solo 48 ore da quel giorno di festa, la diagnosi è terribile: “Tumore”.

“Decido di portare Sebastiano al policlinico di Messina - spiega- dove la notte tra il 9 e il 10 ottobre, in seguito a risonanza magnetica, viene sottoposto ad un primo intervento chirurgico urgente per eseguire by-pass liquorale interno. Segue biopsia e prelievo liquido cefalo-rachidiano. Dall’esame del liquor inizialmente risulta un’assenza di cellule maligne ma è presente un valore patologico del marcatore Beta-HCG, che fa sospettare una neoplasia germinale, un tumore grave nel punto in cui era posizionato ma trattabile con chemioterapia”.

Nel frattempo Giovanni prende contatti anche con il Centro Tumori di Milano dove porta le cartelle di Sebastiano e dove il medico gli suggerisce il ricovero immediato. Il 17 ottobre il ragazzo arriva a Milano e viene ricoverato al Carlo Besta.

“Arrivano i risultati della biopsia effettuata a Messina nei quali viene esclusa l’ipotesi di neoplasia germinale e si parla di lesione ependimale di alto grado” - continua Giovanni nel suo racconto a CataniaToday - L’esito della biopsia viene inviato all’Università La Sapienza per una revisione centralizzata della diagnosi. La diagnosi da Roma è "tumore del parenchima pineale". 

Un forma rara che si presenta con disturbi visivi, cefalee, perdita della coordinazione e dell'equilibrio, nausea e vomito da “idrocefalo ostruttivo”. Comincia così la corsa contro il tempoo. 

E questo "papà coraggio" non si perde d'animo. Trova sul web il nome di un neurochirurgo di fama mondiale che opera a Sydney, Charles Teo. Lo contatta e invia le varie cartelle cliniche del figlio. Il chirurgo risponde subito e vuole che il bambino venga portato al “The Centre for Minimally Invasive Neurosurgery” a Sydney.

Ma sono necessari 120 mila dollari. Ecco che la macchina della solidarietà comincia a correre veloce tra parenti, amici e anche sui social. " E' stata una gioia vedere quanta gente ha contribuito. Anche calciatori, gente comune, gente che non ci conosceva ma che ha voluto dare un'opportunità al mio Sebastiano. Quando siamo partiti, avevo 50 mila euro sul conto. Una sera, alle ore 22, ho fatto un video pubblicato sui social dove dicevo che non riuscivo ad operare mio figlio e chiedevo aiuto. Sono andato a coricarmi che la posta pay era senza un euro. Al mattino, ho trovato 30 mila euro. In sole 6 ore tanta gente aveva accolto il mio appello".

Tre giorni fa, Sebastiano è stato operato. "Il giorno dopo l'intervento, durato 14 ore, la gioia più grande è stata vederlo di nuovo parlare e sorridere", racconta Giovanni.

Adesso si attendono i risultati della risonanza magnetica per capire se sono rimaste o meno tracce di tumore. Seguirà la radioterapia e un lungo periodo di riabilitazione per ritornare a camminare, muoversi e mangiare.

Attualmente, però, Giovanni e Sebastiano si trovano nell’ospedale di Sydney, pagano più di 5 mila dollari al giorno per la stanza.  “Ho solo 3 mila euro sul conto adesso - spiega  - e prima di dimettere mio figlio dobbiamo saldare il conto o dobbiamo lasciare i passaporti in ospedale che ci verrano restituiti quando pagheremo tutto. Ed è naturalmente giusto. Ma abbiamo bisogno ancora una volta di un gesto di solidarietà per raccogliere i fondi necessari”.

Ecco, quindi, come aiutare Sebastiano in questa battaglia e il suo "papà coraggio" che grazie al suo sesto senso che solo un genitore può avere, ha salvato la vita al figlio: "E' l'unico bambino sopravvissuto su 30 casi. E' un tumore che non lascia scampo, ma ci siamo riusciti".

BCC CENTROPADANA Conto corrente  intestato a Irene Belloni IBAN IT63C0832433760000000176364
Causale: Aiutiamo Sebastiano

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Causale: Aiutiamo Sebastiano

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