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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Sei rapine in due mesi: arrestati 4 pregiudicati catanesi ad Empoli

Il Nucleo Operativo della Compagnia di Empoli ha arrestato quattro persone - di origini catanesi - responsabili di aver commesso nei mesi di Gennaio e Febbraio ben 6 rapine nei comuni di Empoli, Fucecchio e Cerreto Guidi

Nella giornata di mercoledì 6 giugno i militari della Nucleo Operativo della Compagnia di Empoli, al termine di complessa attività investigativa hanno dato esecuzione a 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di persone responsabili di aver commesso nei mesi di Gennaio e Febbraio ben 6 rapine, aggravate dall’utilizzo di un’arma da sparo, ai danni di esercenti nei comuni di Empoli, Fucecchio e Cerreto Guidi.

La banda vedeva come attori principali due soggetti: D.C. 34enne e C..T. 39enne  entrambi catanesi e con precedenti di polizia. Questi, in temporanea trasferta, con base logistica in Montecatini, a partire dal 13 gennaio raggiungevano i luoghi delle rapine muovendosi a bordo di autovetture rubate poco prima e, dopo aver rapinato gli obiettivi accuratamente scelti in base anche alla loro posizione sull’itinerario di fuga, si allontanavano con l’autovettura di proprietà un terzo complice che nelle prime 4 rapine si è identificato in G.V.  38enne anch’egli di origine catanese ma da tempo residente in Lamporecchio, poi sostituito dal figlio 21enne nelle successive rapine del 17 e 18 febbraio consumate rispettivamente ai danni del distributore Esso di Fucecchio e del Supermercato Meta di Cerreto Guidi

L’estrema vicinanza temporale dei fatti delittuosi nonchè il medesimo modus operandi, aveva sin da subito paventato responsabilità in ordine ad un univoco sodalizio criminale. L’attenta analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza, l’escussione dei test e l’utilizzo delle medesime espressioni verbali in occasione delle rapine, hanno poi confermato l’iniziale ipotesi investigativa che, confortata da riscontri attraverso osservazioni, pedinamenti ed attività tecniche, ha portato ad inconfutabili elementi di prova in ordine alle responsabilità degli indagati. La banda, mossa da accese esigenze economiche, si organizzava effettuando dei sopralluoghi sugli obiettivi sfruttando la conoscenza i dei territori e delle possibili vie di fuga (strade anche secondarie) che aveva il D.C. (già in passato domiciliato per brevi periodi in Empoli)  ed G.V. (residente a Lamporecchio), nell’errata consapevolezza che agendo nei territori di confine tra le province di Firenze-Pisa avrebbero avuto maggiori possibilità di impunità potendo così raggiungere la base logistica individuata in Montecatini nel più breve tempo possibile.

Il C.D. ed C.T. sono stati raggiunti dal provvedimento restrittivo rispettivamente nel carcere di Pistoia e Firenze Sollicciano dove erano ristretti per altra causa mentre G.V. (padre) e G.V.(figlio) Ponte Buggianese sono stati rintracciati in Lamporecchio e Ponte Buggianese e reistretti nel carcere di Pistoia.     

 

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