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Cronaca

Emergenza abitativa, le ipotesi per risolvere il problema: alloggi sfitti e buoni casa

I nodi da sciogliere riguardano la durata dei contratti e la possibilità di studiare delle clausole di salvaguardia che mettano al riparo da eventuali danni agli appartamenti. La prossima riunione in Prefettura per discutere degli alloggi popolari occupati abusivamente

"Sono molto soddisfatto per l'esito del primo incontro con i rappresentanti dei proprietari di case". Lo ha detto l'assessore al Welfare Fortunato Parisi al termine della riunione, svoltasi in assessorato, del Tavolo tecnico istituito dal comune di Catania sull'emergenza abitativa e al quale erano presenti i rappresentanti dei proprietari Aspi, Confedilizia e Uppi, i sindacati degli inquilini, il dirigente dello Iacp Patrizia Giambarveri, il direttore dell'Assessorato, Francesco Gullotta, il funzionario dell'Ufficio Casa Antonio Iannizzotto e quella del disagio economico abitativo Carmenella Campione.

"Abbiamo cominciato - ha detto Parisi - a discutere dell'ipotesi suggerita dal sindaco Bianco di far leva sul buono casa da 250 euro e agire sui numerosissimi alloggi sfitti di Catania. È un tema che deve vedere impegnata tutta la città, sia le istituzioni che il settore privato".

I nodi da sciogliere riguardano la durata dei contratti e la possibilità di studiare delle clausole di salvaguardia che mettano al riparo da eventuali danni agli appartamenti.

"Abbiamo già fatto - ha aggiunto l'Assessore - delle ipotesi per superare questi problemi e si stanno studiando alcuni meccanismi virtuosi, per esempio con agevolazioni da discutere con i tecnici e, ovviamente, in Giunta". Intanto è stato stabilito che la prossima riunione del tavolo sull'emergenza abitativa si svolgerà in Prefettura per discutere degli alloggi popolari occupati abusivamente.

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