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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sequestrata una maxi piantagione di canapa indiana, “spacciata” per marijuana light

I carabinieri della stazione di Mascali, con l'aiuto del nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato un 33enne di Giarre, poiché ritenuto responsabile di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti

I carabinieri della stazione di Mascali, con l'aiuto del nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno arrestato un 33enne di Giarre, poiché ritenuto responsabile di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. Al termine dell'attività info investigativa, i militari, alle prime ore del mattino, hanno eseguito un blitz in una abitazione di via Dei Normanni a Giarre e successivamente all’interno di un fondo agricolo nella frazione Santa Venera del comune di Mascali. Gli investigatori dell’Arma, guidati dal prezioso fiuto dei carni antidroga “Ivan” e “King”, hanno rinvenuto e sequestrato all’interno del garage di pertinenza dell’abitazione dell’uomo: 8 contenitori di plastica contenenti complessivamente circa 18 Kg di canapa indiana, una bilancia, del materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per confezionare le dosi di stupefacente da porre in commercio; mentre uno dei cani fiutava in una delle stanze dell’immobile una busta di plastica contenente circa 800 grammi di semi di canapa indiana.

Il dispositivo di intervento, spostandosi nel terreno di Mascali, riusciva ad individuare una vera e propria piantagione di canapa indiana, ovviamente servita da un moderno impianto di irrigazione con tanto di centralina elettronica, composto da ben 344 piante di diversa metratura. Il coltivatore, per giustificare la considerevole quantità di droga rinvenuta dai carabinieri, dichiarava che la canapa indiana coltivata aveva un principio attivo basso rispondente ai parametri limite imposti per la produzione di cannabis sativa.

Motivazione confutata dall’analisi eseguita dai carabinieri del L.A.S.S. del nucleo investigativo del comando provinciale sui numerosi campioni di sostanza stupefacente sequestrata che, oltre ad essere idonea per il confezionamento di migliaia di dosi da spacciare, aveva un principio attivo mediamente triplo rispetto al limite imposto per le coltivazioni di sativa. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato relegato agli arresti domiciliari.

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