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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Sequestrati beni per due milioni di euro a Massimiliano Giuseppe Leonardi

E' stata resa esecutiva la confisca di rapporti finanziari per circa 170 mila euro, beni immobili, 3 veicoli e la totalità dei beni aziendali e strumentali dell’impresa individuale denominata "bar tabacchi Alexander"

Nell’ambito delle attività istituzionali mirate al contrasto della criminalità organizzata, la polizia di Catania ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro e confisca nei confronti di Massimiliano Giuseppe Leonardi, 49enne pluripregiudicato, orbitante nell’area di influenza della cosca “Cappello- Bonaccorsi”. A suo carico è stata disposta anche l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per tre anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Non potrà rincasare oltre le ore 21 e non dovrà uscire prima delle 6, con il divieto di accedere agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico spettacolo, di partecipare a pubbliche riunioni ed altri eventi. Il provvedimento è stato disposto dal tribunale di Prevenzione, in accoglimento della proposta avanzata dal questore di Catania, in stretto raccordo con la Procura della Repubblica. E' stata quindi resa esecutiva la confisca di rapporti finanziari per circa 170 mila euro, beni immobili (di cui 3 a Misterbianco e 2 a Catania), 3 veicoli e la totalità dei beni aziendali e strumentali dell’impresa individuale denominata "bar tabacchi Alexander", con sede a Catania. Beni tutti intestati all’interessato e ai suoi familiari. Per i beni di Misterbianco, il sequestro è arrivato insieme alla contestuale confisca, al termine degli accertamenti istruttori.

Massimiliano Giuseppe Leonardi, noto con il soprannome di “anima lunga”, oltre ad avere a suo carico numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, tra cui numerosi furti e rapine commessi sul territorio nazionale presso istituiti di credito, è stato recentemente coinvolto in reati di rilevante allarme sociale, come l’usura aggravata, commessi in seno all’organizzazione mafiosa “Cappello-Bonaccorsi”. In particolare, è stato coinvolto nell' “Operazione Cassiopea” dei carabinieri di Catania e, per ultimo, nel 2017, è stato indagato dalla squadra mobile, in concorso con altri, per i reati di estorsione aggravata e continuata, usura aggravata e continuata e favoreggiamento personale, con l’aggravante dell'appartenenza al clan Cappello - Bonaccorsi, fatti per i quali è stato rinviato a giudizio. Nel corso delle indagini, si è proceduto ad analizzare gli investimenti effettuati dall’interessato nel periodo 1999-2017, in un quadro di evidente sperequazione, orientati all’acquisto di beni immobili, mobili registrati e di attività commerciali. Beni tutti nella diretta disponibilità dell’interessato. Il valore complessivo dei beni confiscati è stimato in circa 2 milioni di euro.

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