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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sequestro preventivo di denaro e disponibilità finanziarie per due società

I finanzieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro e disponibilità finanziarie per 1 milione e 600 mila euro nei confronti della “M.D. Company Srl” e della ditta individuale “G.G. Company di Subiat Prado Ayester”

I Finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di somme di denaro e disponibilità finanziarie per 1 milione e 600 mila euro emesso dal Gip del Tribunale etneo nei confronti della “M.D. Company Srl” e della ditta individuale “G.G. Company di Subiat Prado Ayester”, entrambe con sede in Aci Catena, imprese esercenti l’attività di commercio all’ingrosso di bevande non alcoliche.

Gli illeciti contestati agli amministratori delle due imprese riguardono l’omessa dichiarazione dei redditi e Iva nonché l’occultamento e distruzione di scritture contabili e, per gli anni d’imposta dal 2013 al 2015, un’evasione di Iva di oltre 1.600.000 euro, pari al profitto criminale sottoposto a sequestro.

I soggetti indagati per i reati tributari sono: Russo Gianluca, emerso quale amministratore di fatto delle due imprese, artefice della frode fiscale, persona che i fornitori hanno riconosciuto in atti come unico referente per la conclusione di accordi contrattuali; Subiaut Prado Ayester, cittadina di nazionalità cubana, titolare della ditta individuale “G.G. Company di Subiat Prado Ayester” responsabile di un’evasione complessiva di Iva, per gli anni d’imposta 2013 e 2014, di oltre un milione e 200 mila euro; -Argudin Subiaut Mario Danilo, cittadino di nazionalità cubana, amministratore di diritto della “M.D. Company Srl”, responsabile di un’evasione di Iva, per l’anno d’imposta 2015, di oltre 300 mila euro.

L’attività investigativa trae origine dagli esiti di 2 verifiche fiscali eseguite dai finanzieri nei confronti delle due imprese coinvolte. Le attività ispettive hanno portato alla luce uno schema fraudolento incentrato sull’emissione, da parte dei soggetti indagati, di false “dichiarazioni d’intento”, documenti con i quali il compratore, indicando al proprio fornitore che le merci saranno oggetto di esportazione, acquista i beni senza applicazione dell’Iva. In particolare, dalle attività di verifica eseguite dai militari del nucleo di polizia economico - finanziaria di Catania, era emerso che, per le merci acquistate dalle due imprese con la predetta procedura, non vi era prova dell’avvenuta uscita dal territorio nazionale e che, anche quando vi era documentazione attestante l’esistenza di rapporti commerciali con clienti esteri, tali atti erano stati falsamente prodotti per simulare vendite mai realizzate.

Proprio per effetto di tale complesso indiziario raccolto dalle Fiamme Gialle etnee nel corso delle ispezioni di carattere fiscale, l’Ufficio Gip del Tribunale di Catania ha disposto il sequestro preventivo (anche per equivalente) di somme di denaro disponibili su ogni rapporto bancario riconducibile alle due aziende coinvolte e agli indagati nonché, per quest’ultimi, dei beni immobili e mobili registrati di proprietà o nella loro disponibilità.

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