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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Scoperta rete che contrabbandava gasolio dalla Spagna, la base era a Catania

La frode consisteva nell’importare il carburante via mare dalla Spagna da una società maltese, con basi a Napoli e Catania, e stoccarlo poi in sospensione d’imposta

La guardia di finanza di Napoli ha eseguito, tra le province di Napoli, Salerno e Reggio Calabria, un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni del valore di oltre 18 milioni di euro nei confronti di 4 società e relativi amministratori operanti nel settore del commercio e distribuzione di carburanti.

La frode consisteva nell’importare il carburante via mare dalla Spagna da una società di capitali maltese, con basi decisionali a Napoli e Catania, e stoccarlo, in sospensione d’imposta, nei pressi di un deposito costiero partenopeo. Da qui il carburante veniva ceduto solo cartolarmente, e quindi senza versare accisa ed iva , ad un altro deposito fiscale situato in Calabria e fatto risultare venduto a società “cartiere”, prive di deposito o di qualunque struttura organizzativa, le quali acquistavano solo sulla carta il prodotto in esenzione di iva. per poi cederlo con l’emissione di fatture false a depositi commerciali campani. Questi ultimi erano di fatto gli unici utilizzatori del carburante di contrabbando che non si era mai mosso da Napoli.

Sequestrati conti correnti, denaro contante, preziosi e gioielli, autovetture ed immobili, pari all’ iva evasa sulle fatture false contabilizzate e dichiarate al Fisco, nei confronti dei rappresentati legali di molteplici società, indagati per frode fiscale.

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