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Cronaca

Si ipotizza il sequestro di persona sulla vicenda della nave Sea Watch

La ong, con a bordo 47 migranti di cui 15 minori non accompagnati, ha atteso per giorni davanti al porto di Siracusa prima di avere l'autorizzazione allo sbarco a Catania

E' stato trasmesso ai pm di Siracusa il fascicolo aperto, al momento contro ignoti, dalla Procura di Roma in cui si ipotizza il sequestro di persona sulla vicenda della nave Sea Watch. La ong, con a bordo 47 migranti di cui 15 minori non accompagnati, ha atteso per giorni davanti al porto di Siracusa prima di avere l'autorizzazione allo sbarco a Catania.

Ora spetterà ai magistrati di Siracusa valutare se ci siano profili di competenza del tribunale dei ministri di Catania. Il procedimento era stato aperto dopo un esposto presentato a febbraio  in cui si ipotizzava, in un primo momento, il reato di omissioni di atti di ufficio. I magistrati romani hanno effettuato una serie di accertamenti delegati alla Guardia Costiera da cui risulta che il caso della SeaWatch è paragonabile a quello della Diciotti con la riqualificazione del reato in sequestro di persona.

"Ci dà speranza vedere che la legge fa il suo corso, meglio tardi che mai. Ci si trova ora a indagare non sul fatto che la Sea Watch abbia agito bene o meno nel soccorrere vite in mare ma piuttosto se il nostro governo abbia agito bene o meno a decidere deliberatamente di lasciare queste persone a un miglio dalla costa per 7 giorni e tra l'altro proprio nei giorni in cui avanzava l'ipotesi di giudizio sul caso Diciotti", ha commentato Giorgia Linardi, portavoce per l'Italia della Sea Watch.

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