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Cronaca

Sfruttavano i braccianti agricoli pagandoli meno di 3 euro l'ora: arrestati

Si tratta di due fratelli catanesi, rispettivamente di 49 e 40 anni, che dovranno rispondere dei reati di sfruttamento del lavoro e violenza privata

Sono finiti ai domiciliari 2 fratelli catanesi, di 49 e 40 anni, titolari di una società agricola con l'accusa di sfruttamento del lavoro e violenza privata contro i loro dipendenti. A scoperchiare la vicenda i carabinieri del comando tutela lavoro e del comando provinciale di Catania.

Video | L'operazione dei carabinieri

Le indagini sono nate dalla denuncia di due cittadini romeni che avevano lavorato per i due nell'azienda agricola ed erano costretti anche a dormire lì in un fabbricato rudimentale in precarie condizioni igienico sanitarie, venendo poi allontanati, con violenze e minacce, per futili motivi.

Così sulle loro dichiarazioni si sono andati ad inserire gli accertamenti a riscontro da parte dei militari dell’Arma, che hanno permesso di accertare le "modalità di lavoro" nell'azienda agricola che andavano avanti dal 2015.

Le indagini, durate alcuni mesi e supportate anche da attività tecniche, hanno consentito di documentare che i due catanesi impiegavano 8 dipendenti (alcuni stranieri, di nazionalità romena, marocchina e tunisina) privi di ulteriori mezzi di sostentamento, in condizioni di sfruttamento, pagandoli poi cifre irrisorie (25 euro al giorno/2,50 euro all’ora, a fronte di quanto spettante ovvero 64 euro al giorno), costringendoli a svolgere turni di lavoro estenuanti, senza fruire di ferie, riposi settimanali ed indennità accessorie. Il lavoro svolto dai dipendenti violava anche la normativa in materia di sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro.  

Ai due soggetti è stata altresì applicata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività di impresa per un anno.

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