Sicurezza alla zona industriale, Ugl:"Serve una postazione avanzata di soccorso"
Il sindacato etneo evidenzia come dalla grande area industriale il pronto soccorso più vicino sia il "Vittorio Emanuele" che tra qualche giorno chiuderà
Continua a tenere banco il tema della sicurezza nella zona industriale di Catania. Dopo l’ultimo appello lanciato sulla questione degli allagamenti nelle strade, causa di innumerevoli pericoli per l’incolumità dei lavoratori, il segretario provinciale della federazione Ugl metalmeccanici Angelo Mazzeo ritorna sul problema della mancanza di una postazione avanzata di soccorso a servizio dell’intero sito industriale.
“E’ impensabile che una così vasta area, situata nell’estrema periferia sud di una grande città come Catania, dove il pronto soccorso più vicino è il Vittorio Emanuele (che peraltro sta per chiudere) è a circa 18 chilometri con tempo di percorrenza 19 minuti senza traffico, qualcosa in meno come distanza e minuti rispetto al Garibaldi centro, ed il punto di emergenza del Policlinico (di prossima apertura) si trova a 19 chilometri ed a circa 21 minuti di strada, sia sprovvista di una soluzione d’urgenza sanitaria. Il vicino ospedale San Marco di Librino è ancora un’incognita, mentre il Garibaldi Nesima che dista soltanto 12 chilometri e 13 minuti di auto non ha il pronto soccorso. Per non parlare del Cannizzaro la cui distanza è 25 km pari ad un tempo di circa mezz’ora. Intanto, di recente, a seguito di un malore accusato da un dipendente all’interno della STMicroelectronics, l’ambulanza è arrivata dopo mezz’ora. Per fortuna la STM ha la sua infermeria con tanto di strutture e personale, che vanno sicuramente potenziate come chiesto all’azienda dalla nostra sigla sindacale, ma se ciò fosse accaduto all’esterno dello stabilimento la persona colpita dal malessere avrebbe potuto correre seri rischi".
"Senza contare – aggiunge Mazzeo – gli incidenti che possono accadere nelle aziende con il coinvolgimento di più lavoratori. All’interno della zona industriale, infatti, ci sono imprese che operano nel settore siderurgico, chimico, farmaceutico, aziende dove si manipolano gas o liquidi infiammabili. Per questo motivo un posto per il primo soccorso, con tanto di medici ed infermieri soccorritori, al pari di un incremento delle unità di Vigili del fuoco che auspichiamo da tempo, è indispensabile per l’intero polo. E’ già da diversi anni che rappresentiamo quest’impellenza, ma il nostro grido d’allarme è sempre rimasto inascoltato".
"Adesso – conclude il segretario dei metalmeccanici – rivolgiamo all’assessore regionale della salute Ruggero Razza il nostro accorato appello, perché nella nuova riforma del sistema siciliano del 118 possa prevedere una postazione che sia notte e giorno a servizio della zona industriale. Il suo posizionamento strategico potrebbe essere uno strumento prezioso per prevenire spiacevoli eventi a danno della salute dei lavoratori, ed in tal senso sono certo che anche le stesse aziende si farebbero avanti per ospitarla nei propri locali. Ci auguriamo, dunque, che quest’esigenza, peraltro condivisa anche dai candidati a sindaco nel corso dell’ultima campagna elettorale, possa diventare presto realtà e contribuire all’aumento dei sistemi di prevenzione e sicurezza nella nostra grande area produttiva catanese.”