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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Fumare o fare finta di fumare? Arrivano le "bionde elettroniche"

Il primo ad inventarle è stato un farmacista cinese negli anni '90 e sono sigarette che emettono vapore caldo o freddo. Ma quanti sono i catanesi "attratti" dalle "cugine delle bionde"?

“Svapare” è la nuova tendenza che sta prendendo piede anche a Catania e le protagoniste sono le “cugine delle bionde”. Tra i buoni propositi dell’anno nuovo, infatti, c’è sempre quello di smettere di fumare. Adesso con le “bionde elettroniche”, chiamate anche eco-sigarette perché non producono catrame e fumo passivo - forse- si può.

Il primo ad inventarle è stato un farmacista cinese negli anni ’90 e sono sigarette che emettono “vapore”, caldo o freddo, (da cui l'origine “svapare”). Le ricariche liquide sono all’essenza di fieno, alla menta, liquirizia, cioccolato, vaniglia e cappuccino. Il costo dei kit, la cui confezione sembra quella di un iphone, varia dai 99 ai 130 euro: sono composte da una batteria, atomizzatore o resistenza, da un serbatoio (lavabile e asciugabile), e da un cappuccio per chiudere e tirare. Non occorre spegnerle e consumano batteria solo quando si preme per “svapare”.

Per capire meglio come i catanesi hanno "accettato" questa novità, abbiamo sentito Cristina Candido, titolare dell'Ovale store appena aperto in città:  “Sono 200 i punti vendita in Italia ed io ho aperto il mio lo scorso 2 ottobre: mediamente acquistano 15/20 persone al giorno e moltissimi vengono anche semplicemente ad informarsi. Tra le gradazioni di nicotina sul mercato, quelle che vendo di più sono da 9; mentre per quelle da 0-senza nicotina-la vendita è sicuramente piatta,rispetto alle gradazioni da 9 o 16. I miei clienti si ritengono molto soddisfatti: c’è chi smette dopo aver provato quella elettronica,perché con la sigaretta normale ha un senso di nausea; chi,invece,riduce al minimo il suo uso e chi, addirittura,smette completamente”.

“Un amico ha convinto me e mia moglie a passare alla sigaretta elettronica - spiega il signor Angelo Pappalardo, recatosi ad acquistare i liquidi -  da dicembre abbiamo smesso di fumare le sigarette normali. Non ci sono state ricadute negative per la nostra salute, ma anzi una boccata d’aria per le nostre tasche, considerato che prima spendevano 150 euro al mese e, adesso, comprando anche i flaconi di liquido su internet (1 flacone da 100 ml costa solo 10 euro) spendiamo pochissimo e risparmiamo parecchio. Il costo dipende da quanto si fuma, perché cambia la durata della batteria”.

Ma, nonostante il successo, rimane la polemica: l’Oms ( Organizzazione mondiale della Sanità) ha negato l’esistenza di prove scientifiche che attestino che con la sigaretta elettronica si smetta di fumare: aspirare e tenerla in mano darebbe l’illusione di fumare. Certi ingredienti sarebbero più nocivi dello stesso tabacco. La sicurezza non è stata dimostrata, anche se si parla di “riduzione del danno”. C’è chi legge in questi pareri negativi lo zampino delle lobbies del tabacco che starebbero subendo un calo non indifferente di vendite. E ancora lo Stato, che non ne detiene il monopolio.

Il professore Riccardo Polosa, ordinario di Medicina interna nel dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Catania ha condotto uno studio sugli effetti positivi della sigaretta elettronica, citato nel prestigioso “NewYork Times”. Lo studio pilota prospettico a 6 mesi ha dimostrato che le “eco-cigarettes” aiutano nel 55% dei casi a ridurre o smettere di fumare. La conclusione più importante di questo studio è che le eco-sigarette non contengono sostanze tossiche, additivi e carcinogeni che possono rappresentare un reale rischio per la salute, costituendo pertanto un’alternativa a basso rischio rispetto alla sigaretta tradizionale.  

“Dalla pubblicazione dello studio condotto ad oggi, la comunità scientifica ha riportato altre positive evidenze cliniche a favore delle ecig, dimostrandone l'efficacia come dispositivo per la riduzione dei danni da tabagismo”. ribadisce il professore Polosa, responsabile del Centro di ricerca.

“Con il gruppo di ricerca del Centro Prevenzione e Cura e Tabagismo dell'università di Catania e Liaf, lega italiana antifumo, stiamo continuando a studiare gli effetti delle sigarette elettroniche analizzando vari fattori, come l'assorbimento della nicotina e gli aspetti psicologici e comportamentali legati alla dipendenza dei fumatori. Gli strumenti comunicativi e le novità terapeutiche devono essere viste e studiate come nuove opportunità in grado di aiutare milioni di fumatori verso stili di vita liberi dal fumo di sigaretta", aggiunge inoltre il dottor Caponnetto, psicologo clinico e ricercatore.

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