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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sigarette elettroniche vietate ai minori di 18 anni, ecco perchè

Il professore Polosa, direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo di Catania, si dichiara favorevole al divieto e ne spiega i motivi lanciando un'iniziativa: nel padiglione 4, piano 0, del Policlinico G Rodolico di Catania tutte le info per smettere di fumare

Il Ministro della Salute Balduzzi ritorna sul tema sempre caldo delle e-cigarettes, vietandone la vendita di quelle con nicotina ai minori di 18 anni. Un innalzamento di due anni rispetto a quanto previsto dall’ordinanza dello scorso settembre che, dal prossimo 24 aprile, “cederà il passo” a quella firmata pochi giorni fa dal Ministro.

L’Istituto superiore di Sanità, su richiesta del Ministro, in uno studio del dicembre 2012 aveva evidenziato che una dose quotidiana accettabile di nicotina nelle e-cigarettes è superata anche con un uso moderato.

“Svapare” per i minori di 18 non s’ha da fare. Il professore Polosa, direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo di Catania e responsabile scientifico LIAF, noto per uno studio citato sul “The New York Times” sugli effetti positivi della “bionde elettroniche”- che nel 55% dei casi analizzati aiuta a ridurre o a smettere di fumare- si dichiara favorevole al divieto.

“E’ improbabile immaginare un minorenne - spiega Polosa - disposto a spendere una cifra per provare una egic. Personalmente farei di più che vietare le sigarette elettroniche ai soli minorenni: le vieterei a tutti i non fumatori. Le ecig, infatti, non sono un nuovo aggeggio per fumare, ma uno strumento sostitutivo  delle sigarette tradizionali per quei fumatori che non vogliono o non riescono a smettere riducendone cosi i rischi di esposizione al fumo di tabacco. Non c'è, quindi, ragione che chi non fuma lo utilizzi,  tantomeno i giovani”.

Il professore torna sulle polemiche che, fino alle scorse settimane, hanno travolto il mondo delle sigarette elettroniche: paesi come Brasile, Israele, Singapore l’hanno vietata e l’UE non ha ancora stabilito regole certe. Qualche settimana fa l’Agenzia francese di sicurezza alimentare e dei prodotti di salute (Afssaps) aveva raccomandato di non usare le ecig, sottolineando i possibili rischi.

“Invece di demonizzare le ecig, lo Stato dovrebbe istituire dei  servizi territoriali - che di fatto già esistono e vanno potenziati  es. centri antifumo - dove si possa certificare lo status di fumatore  o di non fumatore” continua il direttore del Centro Prevenzione e Cura del Tabagismo di Catania.

“Gli scienziati di tutto il mondo continuano a studiare le sigarette  elettroniche e ad ottenere risultati eccellenti in termini di  riduzione di uso del tabacco. I dati di vendita del tabacco negli US  sono diminuiti drasticamente nel corso de 2012 per "colpa" delle ecig.  Gli interessi commerciali che, ad oggi, creano resistenza ad una sana e  razionale regolamentazione delle ecig, non scoraggiano chi come noi le  studia per il bene del fumatore” conclude l’esperto lanciando la notizia di un’iniziativa al quale il Centro sta lavorando.

Nel padiglione 4, piano 0, del Policlinico G Rodolico di Catania è stato allestito un espositore di sigarette elettroniche dove è possibile provare i tester e recarsi al centro antifumo per chiedere informazioni, con l’obiettivo di invogliare i fumatori ad iniziare un percorso per smettere di fumare: è possibile prendere un appuntamento o chiedere informazioni mandando una e-mail a p.caponnetto@unict.it oppure a  linfo@liaf-onlus.org.

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