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Cronaca Cappuccini / Piazza Roma

Mobilitazione in piazza Roma dei sindacati per dire no alla manovra economica di Draghi

Malgrado la pioggia, è stata davvero significativa stamattina la partecipazione di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini alla manifestazione catanese nella giornata nazionale di mobilitazione proclamata da Cgil, Cisl e Uil per contestare le scelte del Governo Draghi

Malgrado la pioggia, è stata davvero significativa stamattina la partecipazione di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini alla manifestazione catanese nella giornata nazionale di mobilitazione proclamata da Cgil, Cisl e Uil per contestare le scelte del Governo Draghi e offrire proposte di equità, di buon senso, da inserire nella legge di bilancio 2022.

“La bozza di legge di bilancio non garantisce risposte sufficienti neppure a una città come la nostra che ha un presente complicato”, ha esclamato il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, prendendo la parola in piazza Roma. Presenti anche i segretari provinciali di Cisl e Uil, Maurizio Attanasio ed Enza Meli. “Serve – ha aggiunto De Caudo – una pensione di garanzia per i giovani che oggi sono costretti a lasciare Catania poiché non trovano né lavoro, né quelle prospettive che non solo darebbero luogo ad una occupazione soddisfacente e adeguata ai propri talenti personali o al percorso di studi intrapreso, ma anche ad una vecchiaia dignitosa”. L’esponente della Cgil ha, quindi, affermato: “Oggi chiediamo di contrastare il lavoro nero, l’evasione e l’elusione fiscale. Per farlo davvero il Governo deve assicurare gli strumenti, a partire dagli organici dell’ispettorato del Lavoro, affinché i controlli vengano effettuati in tutti i contesti. Ancora oggi nei comuni etnei braccianti comunitari ed extracomunitari sono in competizione per una giornata di lavoro e per questo offrono le loro braccia al massimo ribasso alla mercé dei caporali".

Nel suo intervento il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, ha detto: “La nostra è una mobilitazione costruttiva, un messaggio responsabile al governo affinché equità e giustizia siano il cuore delle strategie dell'esecutivo. È questo il senso delle piazze che riempiamo oggi, in Sicilia e nel Paese. Dalla legge di Bilancio al Piano nazionale di ripresa, ripartenza economica e solidarietà, crescita e coesione, competitività e inclusione sociale devono essere al centro delle scelte del governo. Questo è il filo conduttore delle nostre proposte: dalle pensioni al fisco, dal lavoro alla scuola al welfare alla sanità”.

La manifestazione è stata conclusa dalla segretaria confederale Uil, Ivana Veronese. “Quando diciamo più risorse per lo sviluppo nel Meridione – ha sottolineato – intendiamo uno sviluppo compatibile, ecosostenibile, in un territorio come il vostro  fragile,  massacrato da eventi atmosferici legati a cambiamenti climatici che hanno effetti dirompenti, che sia basato anche sulle bellezze del territorio che vanno preservate e non cancellate per costruirci sopra una fabbrica, magari di qualche imprenditore che arriva solo perché è incentivato, prende contributi pubblici, sfrutta, inquina e poi se ne va”.

Dal palco di piazza Roma sono intervenuti pure sei delegati sindacali: Francesca La Rosa (Filt Cgil), Graziella Marino (Filcams Cgil), Nuccio Rizzo (Cisl Fp), Riccardo Rodano (Cisl Scuola), Salvo Di Giandomenico (Uiltec) e Omar dell’Ombra (Feneal Uil).

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