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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Anche Musumeci è vicino a Pogliese: il centrodestra sposa la linea del garantismo

La politica siciliana ed etnea si divide tra chi, come PD e Cinque Stelle, chiede le dimissioni immediate del Sindaco, e chi lo difende facendo prevalere la linea garantista. E' questo il caso del centrodestra

Anche il presidente della Regione Nello Musumeci è intervenuto sulla condanna del Sindaco di Catania, Salvo Pogliese, e sulla relativa sospensione per effetto della legge Severino. Il tribunale di Palermo ha infatti condannato ieri, per peculato continuato, cinque ex deputati regionali, nel processo per le cosiddette "spese pazze dell'Assemblea regionale siciliana". Tra loro anche l' attuale sindaco di Catania, condannato a 4 anni e 3 mesi.

"Al sindaco di Catania Salvo Pogliese - ha detto Musumeci - voglio far pervenire il mio personale pensiero di amicizia. Egli è una persona che si è spesa con affetto per la propria città, senza pensare un solo istante a lasciare il Parlamento Europeo per immergersi in una difficile impresa. Oggi la Città sta affrontando un percorso di risanamento, al quale il Governo della Regione non ha fatto mai mancare il proprio sostegno. Si rispetta sempre ogni sentenza - conclude - ma proprio il rispetto delle sentenze e dello Stato di diritto mi impone di augurare a Salvo, con l'amicizia di sempre, di poter il prima possibile vedere riconosciute le proprie ragioni”.

Sulla questione è intervenuto anche Basilio Catanoso, di Fratelli d'Italia, ribadendo il suo supporto a Pogliese e sposando la lienea garantista che prevale nel centrodestra. "A Salvo Pogliese va rinnovata fiducia e stima, a fronte di una  incredibile condanna e di conseguenze legate a una legge incostituzionale come la Severino, palesemente in violazione dell’articolo 27 della Costituzione - spiega - riconosce sino al Terzo Grado la presunzione di innocenza. Le condanne sono, pertanto, tali al terzo grado di giudizio e siamo certi che già in appello verrà riconosciuta la piena estraneità di Pogliese, 'reo' di aver anticipato denaro proprio al Gruppo di appartenenza, e averne ripresa una parte, restando comunque creditore di una somma ingente. Fatti risibili che sono usati ipocritamente dai soliti profittatori politici, fra i quali anche quelli responsabili del dissesto al Comune di Catania, le cui responsabilità nei confronti della nostra Sicilia e della Nazione sono di ben altro spessore, in negativo. Voglio tranquillizzare chi, da dirigente del Partito Democratico, parla di una Catania che rischia di rimanere “acefala”: a differenza loro, il nostro non è il progetto di un singolo, ma una amministrazione corale - conclude catanoso - la cui azione di risanamento proseguirà senza indugio. Si vada avanti, come prevede la legge, rispettando il mandato popolare, in attesa di rivedere il Sindaco fra pochissimi mesi al proprio posto, quello deciso dai cittadini catanesi".

Vicinanza arriva anche dall'assessore della giunta comunale Giuseppe Lombardo: "Solidarietà umana e politica a Salvo Pogliese per una sentenza che ci aspettavamo di altro segno . Siamo certi che gli altri gradi di giudizio faranno emergere la sostanziale correttezza dei suoi comportamenti e sollecitiamo il legislatore a rimediare al paradosso della Severino . Proseguiremo il nostro lavoro per il risanamento e il rilancio della città".

E' intervenuto anche il segretario Fdi per l’area metropolitana di Catania, nonché assessore, Ludovico Balsamo: “Esprimiamo piena e convinta solidarietà umana e politica al sindaco di Catania Salvo Pogliese, uomo politico e amministratore storicamente retto, competente e appassionato. Nutriamo piena fiducia nell’operato della magistratura, e auspichiamo una pronta e rapida definizione del procedimento d’appello nel quale Salvo Pogliese, potrà dimostrare la legittimità del suo operato e la sua totale estraneità ai fatti oggetto di contestazione".

Sulla vicenda giudiziaria che ha investito il sindaco di Catania ha diramato una nota anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alberto Cardillo: “Oggi più che mai sento il dovere morale di riaffermare pubblicamente il vincolo di amiciziaumana prima ancora che politica che lega me e la comunità di Fratelli d’Italia a Salvo Pogliese. Lo conosco da svariati lustri e ho la certezza che ogni suo atto è sempre stato indirizzato dalle direttrici della legalità e dell'interesse generale; la stessa certezza che nutrono tutti coloro che in buona fede, anche da avversari politici, conoscono l’animo e la condotta personale e politica del sindaco di Catania. Oggi a Salvo Pogliese vanno tributati rispetto e fiducia, nella speranza di un giudizio d’appello che rapidamente possa appurare la regolarità della condotta del sindaco, ricordandoci che in uno Stato di Diritto si è innocenti sino al terzo grado di giudizio. E’ una questione di civiltà del diritto e della politica. Tacciano, quindi, le cassandre della piccola politica, e si abbia rispetto di un uomo che nella sua vita ha ottenuto centinaia di migliaia di voti dai siciliani e che due anni fa decise di lasciare la comoda e sicura -anche dal punto di vista giuridico- poltrona di eurodeputato per la trincea del Comune di Catania”.

A nome dell'Udc, il segretario regionale Decio Terrana e il segretario provinciale Alessandro Porto, esprimono solidarietà a Pogliese: "Nel rispetto della sentenza e dello Stato di diritto ci auguriamo che il Sindaco Pogliese, possa vedere riconosciute le proprie ragioni in appello. Egli ha scelto con amore Catania, sacrificando la più comoda posizione di europarlamentare e intrapreso, in questi due anni un attento lavoro di recupero del tessuto sociale, di trasparenza e rigore dell'azione amministrativa. Ha sempre fronteggiato di persona tutte le situazioni di emergenza della città, in ultimo è stato al fianco dei suoi concittadini nei difficili momenti dell'emergenza sanitaria. Auspichiamo, continuano i segretari dell'Udc, che presto Catania ed i catanesi possano riavere il loro sindaco".

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