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Cronaca Corso Italia / Viale Ionio

Sosta selvaggia in città: ecco la giungla senza regole, dove l’inciviltà regna sovrana

Macchine in doppia fila, marciapiedi utilizzati come parcheggi e cassonetti bloccati dalle auto in sosta, è questa la situazione delle strade catanesi. Un tour fotografico per "misurare" l'inciviltà cittadina

Macchine in doppia fila, marciapiedi utilizzati come parcheggi e cassonetti bloccati dalle auto in sosta, è questa la situazione delle strade catanesi. Una giungla senza regole, dove l’inciviltà regna sovrana.

A Catania ogni angolo viene sfruttato al centimetro, non importa se è un posto riservato ai disabili o è davanti alla banchina dell’autobus, tutti gli spazi sono buoni per fermarsi con la macchina.

Mi allontano solo 5 minuti”, quante volte abbiamo sentito e, spesso, utilizzato questa frase. E’, infatti, la scusa più comune degli automobilisti della nostra città. A dimostrazione della situazione "selvaggia" che imperversa, vi proponiamo un tour della viabilità nel cuore di Catania dove il parcheggio anarchico costituisce la normalità quotidiana.

Prima tappa, via Leucatia, davanti ad un noto bar, aperto 24 ore su 24, le macchine, qui, sostano anche in terza fila mentre i più “educati”, quelli che non vogliono intralciare il traffico cittadino, parcheggiano sopra il marciapiede, davanti i negozi, ostacolando il passaggio ai pedoni e, soprattutto, alle mamme con i passeggini.

Stessa situazione in viale Vittorio Emanuele, auto ferme sopra gli stretti marciapiedi che limitano l’accesso ai passanti, cassonetti bloccati dalle macchine e posteggi “fai da te” davanti i cartelli dei passi carrabili. Anche lo spazio riservato ai mezzi pubblici viene occupato, “Tanto a Catania gli autobus passano ogni 3 ore” ci viene detto da un signore.

Lungo Viale Ionio, oltre alle consuete macchine che intralciano il passaggio, c’è una sosta ai confini con la realtà, un grosso scooter ha occupato lo spazio riservato ai disabili come dimostra il cartello e la sedia a rotelle disegnata per terra.  Beffa maligna per chi, ovviamente, uno scooter non lo potrà mai guidare.

Qui incontriamo una giovane commessa che ha messo la macchina in doppia fila davanti il negozio dove lavora e ci spiega: “Con lo stipendio che prendo, non posso permettermi di pagare giornalmente le strisce blu. Il  Comune dovrebbe permettere, a noi commercianti, di posteggiare gratis perché stiamo lavorando”.

Poco più avanti si arriva in viale Africa, qui la situazione è anche peggiore. Se, si è fortunati la zona si paralizza solo per poche ore. Macchine in coda e autobus bloccati snervano, anche, l’automobilista più calmo. Qui, il parcheggio “migliore” sembra essere quello davanti i cassonetti della spazzatura. Alcune auto, pur di trovare un posto, sbarrano i passi carrabili, la scivola per i disabili e persino l’accesso ai negozi.

Prosegue il nostro viaggio della viabilità cittadina. Anche in via Asiago e in via Giacomo Leopardi, la sosta è arbitraria e “fai da te”. Seconde e terze file sono la normalità, soprattutto se c’è la Posta o un bar nei paraggi.

Infine, arriviamo in via Firenze, qui la strada diventa quasi una strettoia perché limitata dalle macchine in sosta, e gli automobilisti, che vanno verso Corso delle Province, fanno una gincana per evitare la gente che cammina lungo la carreggiata, dato che i marciapiedi sono bloccati dai motorini.


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