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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Padre "geloso" spara contro l'auto di un 21enne che infastidiva la figlia

Aveva ricevuto dei pugni in pieno volto dopo aver chiesto al giovane di non infastidire la propria figlia e poche ore dopo ha deciso di vendicarsi sparando otto colpi di pistola contro la sua auto. Massimo Pirriatore dovrà adesso difendersi dalle accuse di tentato omicidio e porto e detenzione di arma da fuoco in luogo pubblico

Infastidito dalle attenzioni riservate alla propria figlia da parte di un 21enne, avrebbe deciso di risolvere la questione con le armi esplodendo otto colpi di pistola contro l'auto del giovane, probabilmente per convincerlo una volta per tutte a "cambiare aria". Il 45enne Massimo Pirriatore è stato sottoposto a fermo di indiziato delitto dai carabinieri di Maniace, come disposto dal Gip del tribunale di Catania, perchè accusato di essere l'autore di una violenta aggressione a mano armata messa in atto la sera dello scorso 21 aprile.

Il litigio ed i pugni in faccia

Secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dagli inquirenti, quel giorno avrebbe costretto il ragazzo ad accostare, tallonandolo con la sua Smart Fortwo mentre guidava per le strade del paese, per intimargli in maniera decisa di non infastidire sua figlia. Tuttavia, avrebbe ricevuto come risposta dei pugni in pieno volto, avendo la peggio nella colluttazione.La scena è stata osservata anche da altri testimoni ed alle minacce di vendetta sono seguiti i fatti, poche ore dopo.

I colpi di pistola nella notte

Pirriatore è accusato di aver esploso alcuni colpi di pistola contro la parte posteriore della sua Wolkswagen Golf, senza ferire fortunatamente nè lui nè la fidanzata 17enne (soggetto diverso dalla figlia di Pirriatore, ndr) che si trovava in auto, intorno alle 22 dello scorso 21 aprile. Successivamente si è allontanato, dopo essere stato riconosciuto, facendo perdere le proprie tracce sino alle 17 e 30 dell’indomani, quando è stato localizzato e bloccato dai militari della stazione di Maniace mentre transitava in corso Margherita. La perquisizione personale e del veicolo ha consentito rinvenire e sequestrare uno scatolo contenente 18 cartucce calibro 6 e 35, dello stesso calibro degli otto bossoli repertati sul luogo dell’agguato. Mentre ad oggi non è stato possibile rinvenire l’arma utilizzata durante l'aggressione notturna, messa in atto nei pressi dell'istituto alberghiero "Giovanni Falcone" del paese. Massimo Pirriatore dovrà adesso difendersi dalle accuse di tentato
omicidio e porto e detenzione di arma da fuoco in luogo pubblico.

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