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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Notte di terrore a San Giorgio: un uomo ferisce il padre e sequestra 16enne

Quattro i feriti, compreso il folle sequestratore. Durante il blitz, l’uomo ha puntato l’arma contro i poliziotti che, a quel punto hanno dovuto sparare, colpendolo in una parte del corpo non vitale

Una violenta sparatoria si è verificata questa notte nel quartiere di san Giorgio. Antonino Torrisi, l'uomo poi arrestato dalla polizia, armato di un fucile illegalmente detenuto ha aperto il fuoco contro i propri familiari e contro alcuni vicini di casa.

Erano circa le 2 del mattino quando diverse telefonate hanno allertato il 113 di quanto stava accadendo nel condominio in cui abitava l'uomo. I poliziotti, trovandosi all’ingresso dello stabile in cui era stata segnalata la sparatoria, sono stati guidati dalle macchie di sangue che sulle scale tracciavano una pista che conduceva al luogo della tragedia.

Sulle prime, l’attenzione degli agenti è stata attratta da una donna evidentemente ferita che implorava aiuto, urlando che all’interno dell’appartamento del vicino si trovava un uomo armato di fucile che stava tenendo in ostaggio la giovane figlia 16enne. All’interno dell’appartamento, sono state subito evacuate due delle persone ferite: facendo scudo col proprio corpo contro la porta dell’appartamento in cui si era asserragliato l’uomo armato, gli agenti hanno permesso ai sanitari del 118 di portare via un uomo e una donna.

Più avanti, in un corridoio, giaceva al suolo un uomo in un lago di sangue: la profonda ferita si presentava grave e i primi soccorsi sono stati prestati, nell’immediatezza, dagli stessi agenti, in attesa dei sanitari. Dalla porta dell’appartamento in cui si trovava il Torrisi, intanto, continuavano a giungere i gemiti e le richieste di aiuto della ragazza tenuta in ostaggio. A quel punto gli agenti hanno intrapreso una difficile trattativa che era destinata a precipitare in un vero e proprio dramma. Il Torrisi, infatti, si è rifiutato di rispondere ai continui appelli dei poliziotti che hanno tentato, fino all’ultimo, di ricondurlo alla ragionevolezza. I silenzi dell’uomo e l’interrotto pianto della ragazza hanno fatto seriamente temere per la vita del giovane ostaggio.

Di conseguenza è scattato il blitz. Indossati i giubbotti antiproiettile, gli operatori di polizia hanno assunto posizioni di sicurezza, accedendo dal balcone, comunicante con quello dell’appartamento vicino, mettendosi in posizione di “copertura”. Dalle fessure di una serranda del balcone, un agente ha potuto vedere il Torrisi che ancora imbracciava il fucile con una mano, senza, peraltro notare la presenza della minore. A quel punto, accortosi della presenza del poliziotto, Torrisi gli ha rivolto contro il fucile, costringendo l’agente ad aprire il fuoco.

Non essendo stato ferito, l’uomo si è precipitato a una finestra e ha puntato l’arma contro i poliziotti che, a quel punto hanno dovuto sparare, colpendolo in una parte del corpo non vitale. L’azione è durata pochi secondi: nel frattempo la piccola veniva messa in sicurezza e allontanata dal luogo. Calmate le acque, i poliziotti hanno verificato che il fucile di cui si era servito l’uomo era un’arma clandestina con la matricola abrasa. I feriti, quattro in tutto compreso lo sparatore, sono stati scortati in ospedale dalle volanti: nessuno di loro versa in pericolo di vita

Le cause del gesto non sono ancora del tutto chiare, ma la sensazione è che si sia trattato di un raptus improvviso, un gesto di follia. L’uomo, adesso, si trova in stato di arresto, piantonato in un letto d’ospedale e indagato per i reati di tentato omicidio plurimo, detenzione illegale di arma da sparo clandestina e di munizionamento e sequestro di persona.

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