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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Università, gli studenti catanesi imparano a conoscere le specie aliene e invasive

Il trasporto di specie invasive in habitat diversi dal loro ha provocato danni ingenti ad altri animali e vegetali, alterando la biodiversità

"Le problematiche legate alle specie 'Aliene Invasive' sono spesso sconosciute dai giovani, o comunque poco note. Eppure è importante informare la comunità sul grande impatto che l’introduzione accidentalmente o involontariamente di specie aliene invasive produca non solo sulla biodiversità, ma anche sul PIL mondiale con una perdita stimata del 5% annuale. Le specie “aliene”, inoltre, possono essere vettori di un centinaio di agenti patogeni per l’uomo e non solo". È il messaggio che i docenti Giorgio Sabella, Fabio Viglianisi e Oscar Paolo Vincenzo Lisi del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania hanno trasmesso a oltre 500 giovani e 30 docenti degli istituti scolastici della Sicilia orientale nell’ambito del ciclo di incontri dal titolo “Specie aliene e Biodiversità” organizzati in occasione della Giornata Internazionale della Biodiversità dai ricercatori dell’ateneo catanese coinvolti nel progetto “Fast - Fight Alien Species Transborder”. Un fitto calendario di iniziative - dal 16 al 21 maggio – per celebrare il trentennale della proclamazione, da parte delle Nazioni Unite, della Giornata internazionale della Biodiversità che ha previsto anche conferenze, visite guidate e incontri tematici al Museo di Zoologia e all’Orto Botanico dell’Università di Catania con oltre 200 presenze. Ad aderire all’iniziativa sono stati gli studenti e i docenti degli istituti scolastici “Moravia”, “Archimede” e “Tomasi di Lampedusa” di Catania e dell’istituto comprensivo “Amore” di Pozzallo. E, inoltre, i licei “Emilio Greco”, “Cutelli”, “Vaccarini” e “Boggio Lera” di Catania, il liceo “Archimede” di Acireale, “Leonardo” di Giarre e l’ITI “Archimede” di Catania. Durante le conferenze sono stati riportati diversi esempi di specie aliene-invasive, il cui trasporto in habitat diversi dal loro, ha provocato danni ingenti ad altre specie animali e vegetali e più in generale alla biodiversità. Come ad esempio i casi del Punteruolo rosso, della Zanzara tigre, dello Scoiattolo grigio e della Nutria. Nel corso degli incontri, inoltre, è stato illustrato anche il progetto “Fast”, programma di cooperazione Interreg V-A Italia Malta 2014-2021, di cui l’Università di Catania è capofila, finalizzato a sviluppare metodologie innovative e condivise, esportabili anche in altre aree del Mediterraneo, per contrastare l’introduzione, la naturalizzazione e la diffusione delle specie aliene invasive che arrecano danno alla biodiversità della Sicilia e dell’arcipelago maltese.

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