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Cronaca San Gregorio di Catania

San Gregorio, istituito lo sportello psicologico d'ascolto

"Una famiglia per ogni bambino". Questo il titolo del progetto all'interno del quale è stato istituito lo "Sportello psicologico d'ascolto" per alunni, genitori e docenti nell'istituto "Michele Purrello"

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“Una famiglia per ogni bambino”. Questo il titolo del progetto all’interno del quale è stato istituito lo “Sportello psicologico d’ascolto” per alunni, genitori e docenti presentato nei giorni scorsi nell’Istituto comprensivo “Michele Purrello”. L’incontro, coordinato dalla dirigente scolastica, Gisella Barbagallo, è stato di ordine informativo per i docenti dell’Istituto. A promuovere il progetto il Comune di San Gregorio, assessorato alle Politiche sociali, per entrambi gli Istituti scolastici del territorio, “Savio”e “Purrello”. Per questo motivo erano presenti all’evento il sindaco, Carmelo Corsaro e l’assessore al ramo, Seby Sgroi oltre alle quattro relatrici: Rosa Bagiante, Grazia Chisari, Roberta Alosi e Alessandra Lo faro. Il progetto finanziato dal Comune, prevede incontri di formazione mensili con le famiglie adottive e lo Sportello d’ascolto. Quest’ultimo applicato con cadenza settimanale per consulenza familiare presso le scuole per quegli alunni in difficoltà che hanno problemi di inserimento, e anche per la prevenzione al bullismo.

"Sin dal nostro insediamento – ha spiegato il sindaco Corsaro - abbiamo intrapreso la politica dell’ascolto nei riguardi di tutti i cittadini e quindi non potevamo trascurare quella relativa alla scuola e ai bambini. Sono contento di investire somme e professionalità in questi progetti che ci fanno sentire sempre più famiglia e collettività".

Il servizio si avvale di psicologhe che già collaborano con i Servizi sociali sangregoresi. «Il Comune di San Gregorio in questo campo è all’avanguardia – ha sottolineato l’assessore Sgroi -; uno dei pochi Comuni dell’hinterland ad attuare queste attività e ne andiamo fieri». Gli esperti concordano nel creare una rete per lavorare sul benessere, quindi prevenire. Essere ascoltato è un diritto del bambino. «Parliamo tanto di ascolto – ha commentato la dott. Bagiante -, ma in questo momento storico nessuno ascolta. Spesso i nostri figli ci rimproverano di essere poco ascoltati. Il diritto all’ascolto – ha continuato la Bagiante -, è sancito anche dalla “Carta europea dei diritti del Fanciullo” alla quale l’Italia ha aderito. I bambini, quindi, possono essere ascoltati anche senza liberatoria da parte dei genitori in quanto un loro diritto. «Sapere ascoltare – ha concluso - è un grande dono, è un’arte elegante che nessuno fa, tutti vogliono solo parlare"..

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