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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Tormenta i propri familiari e la propria amante, minacciandola di morte: arrestato 50enne

Si tratta di un tossicodipendente che aveva allacciato una relazione con una donna, consumatrice abituale di droga, dopo aver tormentato per anni i propri familiari. In un'occasione ha sparato dei colpi di pistola contro l'auto del nuovo compagno dell'amante

La Procura etnea, nell’ambito delle indagini a carico di un 50enne di Catania indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti della moglie e dei figli e per il reato di stalking nei confronti di un’altra donna, ha richiesto ed ottenuto la custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del tribunale di Catania ed eseguito dai carabinieri della stazione di piazza Dante. L'indagato si sarebbe reso responsabile, da una quindicina di anni a questa parte, di reiterati episodi di aggressività e violenza in famiglia. Da circa un anno avrebbe anche intrapreso una relazione extra-coniugale, peggiorando il suo atteggiamento ulteriormente. Il 50enne, che non perdeva occasione per denigrare la moglie, sperperava regolarmente quanto guadagnato acquistando per sé droga e per assecondare i suoi vizi, senza contribuire alle spese familiari. Avrebbe sottoposto la donna e i due figli (anche quando ancora minorenni) a reiterate minacce di morte, talvolta con l’utilizzo di una pistola illegalmente detenuta, o di un coltello.

La moglie era stata “invitata” a lasciare la casa coniugale.“Vattene o do fuoco a te e anche alla casa - le diceva - oppure ti getto nell’acido”. E' stata spintonata, schiaffeggiata, colpita dal lancio di vari oggetti e talvolta doveva pure assistere alle percosse patite dal figlio, colpevole di avere preso le difese della madre, venendo poi colpito più volte dal padre in un’occasione anche con il ferro da stiro e in un’altra, alle spalle, con un paletto stradale. Le richieste di somme di denaro, divenute col tempo maggiormente insistenti, sarebbero state indirizzate anche ai figli, che nel frattempo avevano intrapreso un’attività lavorativa e che, soprattutto per evitare reazioni più violente nei confronti della madre, cercavano di assecondare le pretese del padre, spesso in stato di alterazione per assunzione di sostanze stupefacenti e in stato di astinenza. I rapporti familiari, già da tempo incrinati, erano divenuti insostenibili. Lo scorso anno la donna aveva scoperto una relazione extra coniugale del marito,che ostentando per di più tale rapporto, avrebbe mortificato la sua figura femminile “Quella è una modella - le avrebbe detto - quella è meglio di te, quella è la tua padrona”.

Ben presto però, gli impeti aggressivi del 50enne, si sarebbero manifestati anche agli occhi della nuova compagna, quando quest’ultima dopo una iniziale frequentazione, avrebbe intuito l’ossessività e l’indole dell’uomo ed avrebbe provato ad allontanarlo. L'arrestato avrebbe ripetutamente minacciato di morte la donna dicendole: ”Niente io, niente nessuno, mia o mia, ti faccio camminare su una sedia a rotelle, ti sparo in una gamba”. E, al suo rifiuto di avere rapporti sessuali, l’avrebbe costretta a girare in auto con lui per giorni interi o ad accompagnarlo e a permanere con lui sul posto di lavoro. L’uomo, essendo a conoscenza della dipendenza da sostanze stupefacenti della donna, sfruttava questo punto debole per convincerla a continuare la relazione, consegnandole peraltro il denaro (spesso da lui estorto ai propri familiari) per acquistare altre dosi. All’inizio del 2022, il 50enne, allo scopo di intimorire la sua nuova fiamma, le avrebbe mostrato una pistola, custodita nel cruscotto dell’auto, e, l’avrebbe poi anche usata esplodendo almeno cinque colpi contro l’auto del compagno di lei.

La malcapitata, più volte rintracciata e schiaffeggiata per strada, tempestata di telefonate e messaggi, sarebbe stata cercata insistentemente dal 50enne a casa o anche tramite i suoi familiari. Ormai esasperata, si sarebbe disfatta del proprio cellulare per non sentirlo più squillare ed avrebbe anche sofferto per la fine della relazione da parte del suo nuovo compagno, timoroso per la propria incolumità, soprattutto dopo gli spari sulla sua auto. Il 50enne, benché destinatario anche di un provvedimento di ammonimento del questore , sarebbe stato recidivo nei suoi comportamenti denotando, tra l’altro, totale incapacità di controllo.

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