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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Acireale

Pennisi, la statua di Sant’Emidio torna nella chiesa del Carmelo

L’intervento è stato eseguito grazie ad una raccolta fondi promossa dalla Fondazione “Bellini”, presieduta dal professor Rosario Faraci ed integrata dai conferimenti di privati cittadini

Nella mattinata di stamani la statua di Sant’Emidio, danneggiata dal terremoto del 26 dicembre 2018, è stata ricollocata nella posizione originaria dinanzi l’ingresso della chiesa della frazione Pennisi, dedicata a Santa Maria del Carmelo. E’ ancora priva del capo, oggetto di ulteriore restauro da parte del maestro Angelo Cristaudo, il quale si è già adoperato in passato a favore del centro che gli ha dato i natali e conta di completare l’opera entro un paio di mesi, sicuramente in tempo per le celebrazioni in onore del Santo Patrono, previste per il prossimo 5 agosto.

L’intervento  è stato eseguito grazie ad una raccolta fondi promossa dalla Fondazione “Bellini”, presieduta dal professor Rosario Faraci, integrata dai conferimenti di privati cittadini ai quali il “Comitato per Pennisi”, presieduto da Giuseppe Zappalà, ha rivolto un ringraziamento. “Abbiamo collocato il fusto della statua di Sant’Emidio sulla base originaria – ha spiegato il maestro Cristaudo – e si tratta dell’inizio del processo che condurrà alla ricostruzione totale del bene che era stato danneggiato. Un momento di rilevante importanza per Pennisi, in quanto rappresenta il Santo Patrono locale. La statua in sé, poi, merita, in quanto si tratta di un’opera di pregevole fattura”.

All’insegna della fiducia il commento del sindaco, Stefano Alì:.“Dobbiamo interpretare questo evento come un segnale di ripartenza sul fronte dell’avvio della ricostruzione dell’intera chiesa, alla quale la comunità di Pennisi tiene in modo particolare, sicuramente molto più complessa e che, comunque, avverrà”. Sulla stessa lunghezza d’onda Salvatore Scalia, commissario straordinario per la ricostruzione nei territori dei Comuni della Città metropolitana di Catania colpiti dagli eventi sismici del 26dic18, il quale si è espresso così: “Si tratta di un ulteriore segno che indica la via della ripresa e, quindi, va considerato sicuramente di buon auspicio. In questo senso, mi piace rilevare la coincidenza tra la figura di Sant’Emidio, protettore dai terremoti, circostanza sicuramente significativa”. Sotto il profilo tecnico globale, poi, la speranza è più legittima, anche alla luce della professionalità indiscussa e collaudata dell’ing. Rosario Arcidiacono, nominato responsabile unico del procedimento (Rup) da parte della struttura commissariale per quanto attiene la ricostruzione della chiesa di Pennisi, risultata notevolmente danneggiata dal sisma di Santo Stefano. Lo stesso commissario Scalia ha destinato oltre due milioni per l’esecuzione dell’opera, rispetto alla quale l’ing. Arcidiacono ha fornito alcune anticipazioni.

“L’idea è quella di prevedere il recupero, non la demolizione, sebbene la chiesa sia stata fortemente danneggiata, e in questo senso riteniamo anche di interpretare il sentimento della comunità locale che, ovviamente, tiene alle tradizioni. L’edificio di culto, purtroppo, necessita di interventi rilevanti, sia per quanto riguarda le strutture murarie che la copertura e la facciata, oltre al recupero delle pitture del maestro Francesco Patanè che decorano l’abside e che meritano un occhio di riguardo. Abbiamo avviato la procedura che condurrà all’affidamento della progettazione attraverso un concorso che sarà bandito entro la metà del mese prossimo e riteniamo di potere arrivare al progetto esecutivo entro il successivo mese di luglio. A riguardo – ha concluso Arcidiacono - stiamo approntando un documento che terrà conto dei danni e di cosa, in effetti, desideriamo venga realizzato”.

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