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Cronaca

Sequestrate "false" supposte per bambini, la Geymonat sotto accusa

L'azienda farmaceutica, con sede anche a Catania, non aveva più a disposizione il principio attivo per problemi di accordi commerciali e avrebbe deciso, lo stesso, di mettere in commercio il farmaco. E' quanto scoperto dai Nas che hanno sequestrato tre lotti di supposte di Ozopulmin

Supposte che dovevano curare la tosse dei bambini e, invece, erano prive del principio attivo. L'azienda farmaceutica con sede anche a Catania, la Geymonat, non aveva più a disposizione il principio attivo per problemi di accordi commerciali e avrebbe deciso, lo stesso, di mettere in commercio il farmaco.

E' quanto scoperto dai Nas che hanno sequestrato tre lotti di supposte di Ozopulmin. Tre dirigenti sono stati arrestati con l'accusa di aver "deliberatamente contraffatto un medicinale utilizzato anche per la cura di affezioni respiratorie di bambini e lattanti".

L'indagine è stata condotta dall'Agenzia italiana del farmaco ( Aifa) e l'Istituto superiore di Sanità ( Iss). Immediate le precisazioni da parte dell'azienda. La Geymonat ''appena giunta la segnalazione'' della presenza di ''una supposta difettosa'' di Ozopulmin, ''prima ancora che si attivasse il sistema di farmacovigilanza e intervenissero l'Agenzia italiana del farmaco e i Nas'' ha ''tempestivamente e preventivamente bloccato la distribuzione e ritirato dal mercato tutte le scorte del farmaco'', a partire da luglio 2011. Lo afferma il presidente dell'azienda chimico-farmaceutica di Anagni, Giuseppe Salvia.

 ''La nostra azienda ha sempre operato in un'ottica di responsabilità sociale ed etica professionale - sottolinea Salvia - investendo milioni di euro in macchinari, laboratori e sistemi di controllo e qualita' dell'equipe: purtroppo questo non assicura l'infallibilità del sistema, ma sicuramente esclude le condotte dolose''.

''Non appena giunta la segnalazione da parte di un grossista che aveva rilevato una supposta difettosa, nel giugno del 2011 - aggiunge il presidente della Geymonat - prima ancora che si attivasse il sistema di farmacovigilanza e intervenissero l'Agenzia italiana del farmaco e i Nas, a maggio del 2012, abbiamo tempestivamente e preventivamente bloccato la distribuzione e ritirato dal mercato tutte le scorte del farmaco, esattamente nel mese di luglio del 2011''. ''Questo - osserva Salvia - per completezza d'informazione e per testimoniare la buona fede e la professionalità che da sempre caratterizza la Geymonat, che di certo non ha ''pianificato minuziosamente la strategia per la preordinata contraffazione'', cosi' come riportato dai Nas''.

''Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura e attendiamo di conoscere l'esito delle indagini - conclude il presidente della Geymonat - che, siamo certi, dimostreranno che si è trattato di una criticità del sistema e non di un'azione deliberata da parte della nostra azienda. Vogliamo diffondere questo messaggio ai cittadini, ma anche ai medici e ai farmacisti che ringraziamo per la fiducia accordataci da anni''

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