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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cibali / Piazza Vincenzo Spedini

Tagli nel pubblico impiego: dipendenti si mobilitano contro la manovra

I dipendenti del pubblico impiego di Catania dicono "no" alla riorganizzazione della spesa progettata dal governo nazionale. Si preparano, così, alla mobilitazione. A muovere la protesta i sindacati del settore

I dipendenti del pubblico impiego di Catania dicono "no" alla riorganizzazione della spesa progettata dal governo nazionale. Si preparano, così, alla mobilitazione. Oggi, infatti, presso il Palazzetto di piazza Spedini, si riuniscono rappresentanti provenienti dalle autonomie locali, dalla sanità, dai ministeri e agenzie fiscali, dagli enti pubblici non economici.

A convocarli, i sindacati del settore Cgil Fp, Cisl Fp, Fpl Uil, Uil PA. "Senza confronti con le organizzazioni dei lavoratori per evitare ulteriori gravi errori di sottovalutazione - dichiara Alfio Giulio, segretario generale della Cisl catanese - non si va da nessuna parte. Lo testimonia la scandalosa vicenda degli esodati. Ci sia allora un confronto vero e la si smetta di inquinare il clima sociale con le solite, stantie campagne contro il lavoro pubblico. I dipendenti pubblici vanno trattati come persone e non come numeri. Va rispettata la loro dignità che non può essere barattata".

Per Gaetano Marziano, segretario territoriale della Cisl di Catania, "anche a livello locale, è necessario che i dirigenti responsabili delle macchine amministrative dei comparti del pubblico impiego, dalla sanità, ai ministeri, dalle amministrazioni locali agli enti non economici, avviino confronti forti per evitare che le economie di cui si parla vengano inopinatamente e irresponsabilmente scaricate sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori, così come avvenuto negli ultimi tre anni nella scuola, dove a fronte delle misure recessive assunte e delle decine di migliaia di lavoratori rimasti fuori c'è stato solo un peggioramento qualitativo dell'offerta".

"Insomma - conclude Daniela Volpato, segrerario nazionale Cisl Fp - se il Governo intende davvero riformare gli apparati pubblici per agevolare la ripresa e modernizzare il Paese, troverà la nostra collaborazione. In caso contrario troverà la nostra ferma opposizione e la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici".

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