Tagli ai teatri Stabile e Bellini, faccia a faccia con Crocetta a Palermo
La Regione si è impegnata a "sostenere eventuali difficoltà che dovessero emergere nel corso delle attività dei due Teatri catanesi, sempre a condizione che emerga chiaramente la volontà di eliminare gli sprechi e vengano rese pienamente efficienti le attività"
I tagli della Regione ai teatri siciliani sono previsti dalla legge di stabilità regionale e arriveranno di certo, nonostante la crisi che funesta l'attività degli enti. La Regione si è però impegnata a "sostenere eventuali difficoltà che dovessero emergere nel corso delle attività dei due Teatri catanesi, sempre a condizione che emerga chiaramente la volontà di eliminare gli sprechi e vengano rese pienamente efficienti le attività". Inoltre, la Regione chiede che vengano ricercati accordi sindacali sui piani industriali triennali, all'interno dei quali prevedere il contenimento dei costi e l'abbattimento dei debiti pregressi, nonché un uso oculato delle risorse. Il sindacato catanese, dal canto proprio, ha ribadito l'esigenza che a pagare un prezzo troppo alto per la crisi in corso, non siano ancora una volta i lavoratori.
Sono stati questi, in sintesi, i temi affrontati lo scorso 13 maggio nel corso dell'incontro alla Regione tra i rappresentanti dei sindacati provinciali delle categorie interessate ai Teatri di Catania convocati nella sede della presidenza della Regione Siciliana e il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta; presenti all'incontro anche l'assessore regionale Cleo Li Calzi e Giuseppe Caudo, componente del Gabinetto della presidenza della Regione.
Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i nodi più difficili relativi all'attività del Teatro Massimo "V.Bellini" e del Teatro Stabile di Catania, sia rispetto all'impiego delle risorse economiche necessarie per le attività dei due enti, sia rispetto alla riorganizzazione industriale. Due aspetti che, alla luce della nuova riforma, si rendono necessari per poter attingere alle risorse aggiuntive messe a disposizione dalla Regione Sicilia. Dichiarano Davide Foti, segretario generale Slc Cgil Catania e Giovanni Nicotra segretario generale Uilcom Catania: "Abbiamo dato la nostra piena disponibilità ad affrontare i temi posti per il bene dei Teatri, e siamo soddisfatti di aver potuto pienamente esporre il nostro punto di vista. Quello di chi è attento al bene comune e di chi rimane pronto a lottare contro sprechi ed immotivati privilegi . Troppe volte però, quando ci si confronta sul tema degli sprechi, tutto rimane come prima tranne che per i lavoratori i quali finiscono con il perdere diritti e tutele. Su questo punto saremo vigili sentinelle a sostegno del diritto e del vero bene comune. Rimane poi aperto il drammatico tema delle spettanze arretrate per tutti i lavoratori, compresi i precari. Un aspetto che sarà affrontato nel successivo passaggio di confronto".
Nel corso dell'incontro sono stati affrontati altri temi caldi come lo sblocco delle autorizzazioni per l'utilizzo dei cosiddetti "teatri di pietra", (tema utile per il turismo culturale) ed anche su questo punto "siamo stati rassicurati che si farà di tutto per rendere più agevole il percorso autorizzativo", aggiungono i segretari di Slc e Uilcom.
Infine, i rappresentanti sindacali hanno chiesto alla Regione di perseguire legalmente gli eventuali autori colpevoli del dissesto economico dei Teatri siciliani. Slc Cgil e Uilcom Uil di Catania, si dichiarano soddisfatti per la disponibilità degli interlocutori istituzionali che hanno mostrato di essere attenti ai temi posti, e disponibili al dialogo ed alla ricerca di soluzioni condivise a partire, naturalmente dalla negoziazione di piani industriali credibili e onesti.