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Cronaca

Inchiesta Tecnis, la prefettura sospende il certificato antimafia

Continua l'inchiesta che vede protagonista la Tecnis, colosso imprenditoriale del Sud Italia, che si è aggiudicata appalti pubblici per quasi 800 milioni di euro l'anno. Dalla metropolitana catanese, ai lavori dell'anello ferroviario e del collettore fognario di Palermo, passando per il porto di Catania, quello di Ragusa, l'interporto di Catania

Continua l'inchiesta che vede protagonista la Tecnis, colosso imprenditoriale del Sud Italia, che si è aggiudicata appalti pubblici per quasi 800 milioni di euro l'anno. Dalla metropolitana catanese, ai lavori dell'anello ferroviario e del collettore fognario di Palermo, passando per il porto di Catania, quello di Ragusa, l'interporto di Catania oltre alla Salerno Reggio Calabria e ad altre centinaia di commesse che hanno fatto della Tecnis la prima impresa del Sud Italia. 

TECNIS: PRONTI A COLLABORARE CON PREFETTURA

E dalla prefettura di Catania, come riportato da Repubblica, arriva la sospensione del certificato antimafia per l'azienda catanese. L’interdittiva è stata disposta dal prefetto di Catania, Maria Guia Federico.

Francesco Domenico Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice, finiti ai domiciliari, erano infatti noti anche per le loro battaglie contro il racket delle estorsioni e per avere siglato protocolli di legalita' in ogni appalto. Domenico Costanzo, in particolare, era tra i favoriti nel rinnovo dei vertici di Confindustria Catania.

Adesso, invece, l'intero comparto economico sarebbe a rischio. Ora si profila la nomina di un amministratore giudiziario della Tecnis. L'arrivo di un commissario scongiurerebbe il blocco delle opere.

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