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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Claudia Salamone e la tesi di laurea sulla "body positivity": "Libertà prima di tutto, mai smettere di migliorarsi"

"Tutti hanno il diritto di sentirsi belli. Invece - spiega l'autrice del progetto fotografico 'Oltre il corpo' - nessuno ha il diritto di giudicare la bellezza degli altri, perché la bellezza non è un dato scientifico, una caratteristica oggettiva"

Claudia Salamone, sudentessa 26enne dell'Accademia di Belle Arti di Catania, si è laureata recentemente con una tesi sulla "body positivity". Un movimento sociale incentrato sul promuovere l'accettazione di tutti i corpi a prescindere da taglia, forma, colore della pelle, genere e abilità fisica. Il suo progetto fotografico  'Oltre il corpo' ha coinvolto 8 modelle, immortalate in varie pose per promuovere un concetto universale di libertà. "Dobbiamo essere liberi - spiega Claudia - perché credo che la libertà venga prima di tutto, la libertà di sentirsi a proprio agio ovunque e comunque. Tutti hanno il diritto di sentirsi belli. Invece nessuno ha il diritto di giudicare la bellezza degli altri, perché la bellezza non è un dato scientifico, una caratteristica oggettiva. La bellezza cambia, si trasforma. E smettiamola di dire che la body positivity sia sinonimo di curvy. La body positivity è una filosofia di vita, accettare il proprio corpo e i propri difetti, ma non smettere mai di migliorarsi. Qui non c’è nessuno che promuove il grasso, che promuove l’obesità, perché proprio non si sta parlando di grassi, né di magri, né di belli e brutti, si sta parlando di corpi, di essere umani e di libertà nel sentirsi belli e a proprio agio in qualsiasi condizione, con qualsiasi corporatura e a qualsiasi età".

 

Tesi di laurea sulla body positivity_ Foto di Claudia Salomone

Qual è lo scopo del tuo progetto fotografico?

"Il mio progetto nasce per sostenere, mostrare e spingere al cambiamento del doppio standard con cui vengono trattati i corpi che non sono vicini, o uguali, alla bellezza magra, sportiva, perfetta in qualunque abito. Non si tratta di sentirsi insicure, di avere una parte di noi che odiamo o sentirsi brutte, cosa, questa, davvero normale, ma di subire discriminazioni nel quotidiano e che sono basate su come si è fisicamente, in toto. Dall’insulto e l’aggressione alla limitazione di offerte di lavoro, dalla difficoltà e dal disagio in un contesto pubblico all’impossibilità di trovare uno spazio sicuro e subire umiliazioni. Questi sono solo alcuni dei problemi contro cui i corpi non conformi allo standard di bellezza si scontrano".

In che modo è stato realizzato?

"Oltre il corpo è un progetto nato pian piano, durante il periodo del lockdown, è stato pensato, sognato e voluto. E' stato un grande progetto, realizzato in 12 mesi fra organizzazione, scelta delle modelle, ricerca della make-up artist e hair styilist. Scelta dei look abbinati alle singole ragazze. Sono andata piano, ma lontano".

Chi ha partecipato?

"Le mie ragazze: Cristina, Fabiola, Ilenia, Laura, Sonia, Francesca, Simona e Graziana sono state modelle fantastiche! Ognuna diversa dalle altre, ma tutte con la stessa grinta e voglia di mettersi in gioco, si sono divertite e hanno dato il meglio di loro stesse davanti al mio obiettivo fotografico, inutile dire che sono proprio loro la parte portante di tutto questo. Inoltre ho avuto l'onore di lavorare con Tania, una ragazza dolcissima e bravissima nel suo lavoro, si vede che lo fa con grande passione. Infine, non per ultimo, ho scattato gli shooting all'interno dello studio fotografico di Carmelo Bandieramonte. Quindi, è doveroso un grazie a tutti loro".

Perchè hai scelto di puntare su questo tema per la tua tesi si laurea?

"Questa tesi, questo progetto fotografico raccontano anche di me. Io sono parte integrante di tutto questo, IO in prima persona riconosco che sia normale avere le sopracciglia fuori dalla riga, i baffetti, è normale ogni tanto avere i capelli sporchi e in disordine, è normale avere i peli sotto le ascelle anche se si è donne, normale non avere una pelle liscia come la seta, sono normali i peli sulle gambe o se si ha un seno grande e non può essere sodo, sono normali le smagliature e la cellulite. E’ normale tutto questo perché si è umani. 
La società, i media, la moda, gli stereotipi, le persone devono smettere di dire a chi è come me, come deve gestire il proprio corpo. Devono imparare a capire che esistono corpi diversi da quelli delle copertine. Che (fortunatamente) non tutti siamo uguali. Ed è giusto così".

Come è stato accoltoil progetto dai professori e dal pubblico?

"Il progetto 'Oltre il corpo', in seduta di laurea, è stato accolto in maniera molto positiva. Il pubblico e i professori che erano presenti in commissione il giorno della mia laurea, hanno sfogliato la rivista e guardato le fotografie ed erano molto interessati al confronto con me. Il mio relatore, il professore Egidio Liggera, voglio ringraziarlo di vero cuore. Non so mai se leggerà queste parole, ma è anche grazie a lui che oggi sono arrivata fin qui. Ha accolto il tema della mia tesi, lo abbiamo sviluppato insieme e mi ha dato tanti consigli che porterò sempre con me". 

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