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Giovedì, 28 Marzo 2024
Metropolitana

Tratta Misterbianco-Paternò metropolitana: servono altri 300milioni per realizzarla

Fronte compatto per i comuni coinvolti che hanno firmato un documento destinato ai vertici della politica nazionale affinché si possa completare un'infrastruttura fondamentale per il territorio catanese

Servono altri 300milioni di euro per il completamento della tratta Misterbianco-Paternò della metropolitana. I costi dei materiali per la realizzazione dei lavori da parte della Fce, inizialmente stimati e finanziati grazie a fondi del Pnrr per circa 400milioni, sono aumentati ed è diventato impossibile completare l'infrastruttura nei termini inizialmente immaginati. Per lanciare l'allarme e inviare al governo nazionale un input significativo per reperire i fondi che mancano all'appello i rappresentanti istituzionali locali hanno deciso di fare fronte comune incontrandosi oggi nella sede della biblioteca comunale di Paternò e firmando un documento indirizzato al presidente del Senato, Ignazio La Russa, al ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini e al ministro per il sud, Raffaele Fitto. Presente anche Stefano Fiore in qualità di direttore generale di Fce. In particolare ad appoggiare questa iniziativa, a stimolare i vertici della politica italiana, sono stati senatori e deputati nazionali catanesi, il presidente dell'Ars, Gaetano Galvagno, diversi deputati regionali, i sindaci di Paternò, Ragalna, Misterbianco, Belpasso, Motta Sant'Anastasia, Camporotondo Etneo, Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano (i primi cittadini di questi due ultimi comuni non erano presenti ma sarebbero comunque sulla stessa lunghezza d'onda dei colleghi del territorio). 

La Fce ha richiesto 297 milioni dal Pnrr

"In quest’Italia a diverse velocità – si legge nella nota firmata dai primi cittadini e sostenuta con forza anche dalla deputazione regionale e nazionale del territorio - , il Pnrr è stato pensato per riequilibrare i divari economici che da lungo tempo dividono il nord dal sud. In questo senso il territorio etneo, da anni chiede con forza e rigore la trasformazione del servizio di trasporto esercitato dalla linea ferrata della Ferrovia Circumetnea in una moderna linea con caratteristiche metropolitane. Il Pnrr rappresenta un’occasione unica, forse l’ultima di tali proporzioni, per lo sviluppo delle infrastrutture del territorio etneo. In quest’ottica, il progetto di completamento della metropolitana di Catania con la realizzazione della tratta Misterbianco-Paternò, garantirà un servizio efficiente esteso non solo al contesto urbano catanese ma anche ad un’ampia parte del territorio etneo.” “Oggi il progetto per il completamento della tratta di metropolitana da Misterbianco fino a Paternò – si legge ancora nella lettera - costituisce l'ultimo elemento per completare l'intera rete della metropolitana. L’intervento è stato finanziato per circa 432 milioni di euro con i fondi del Pnrr ma a seguito dell'aumento del costo dei materiali, il costo definitivo dell’intervento è stato stimato pari a 729 milioni di euro. La Ferrovia Circumetnea ha recentemente richiesto, nell’ambito nel Pnrr, la somma di 297 milioni di euro che necessita per la completa copertura finanziaria del costo dell’intervento fino a Paternò".

Pesa il rincaro delle materie prime

Stefano Fiore ha illustrato le criticità dovute al rincaro dei prezzi dei materiali e spiegato i progetti di Fce in chiave futura, dagli interventi su Catania con la tratta per l'aeroporto, al completamento del collegamento con Misterbianco. Giungere a Paternò e collegare finalmente anche i comuni del versante etneo alla città, andando a snellire la viabilità stradale, coniugando anche l'esigenza di una mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale. "La struttura è stata totalmente progettata per essere appaltata - dice Fiore -. In fase di richiesta di finanziamento si era fatta una previsione economica che poi a seguito del caro prezzi non è stata possibile. È aumentata in maniera significativa. Si attendono notizie sulla richiesta avanzata al Governo: se viene accolta si potrà appaltare l'opera nella sua interezza altrimenti ci sarà un primo stralcio funzionale e poi reperire le somme da altre fonti di finanziamento comunitarie e nazionali. Noi ci siamo già mossi. C'è un decreto-legge ad hoc del Governo per reperire le somme ma le proposte sono tante da parte di vari territori che sono nella stessa situazione".

Cosa pensano i primi cittadini di Paternò, Motta e Camporotondo

"È un incontro importante - afferma Nino Naso, sindaco di Paternò -. Fiore è un interlocutore serio che ha fatto da traino per questo momento. Sappiamo cosa vuol dire la metropolitana per i nostri territori. Bisogna interagire nuovamente con il ministero: collaboriamo affinché entro il 31 dicembre arrivino queste somme". Daniele Motta, primo cittadino di Belpasso, ribadisce che si sta "facendo squadra affinché si arrivi a un ulteriore finanziamento per il completamento dell'opera. Belpasso è un comune interessato soprattutto per le zone di Piano Tavola, Etnapolis e Giaconia. Non possiamo rischiare che sia un'incompiuta. Non ce lo possiamo permettere".

Parla anche il sindaco di Camporotondo Etneo, Filippo Privitera. "Non capisco perché ogni volta che si parla di investimenti o risorse per il Sud c'è sempre un problema. Oggi è il caro prezzi, ieri si chiamava in qualche altro modo. È innegabile che è un investimento imprescindibile. Io sono convinto che il governo nazionale riterrà indispensabile quest'opera che è un'occasione di rilancio e sviluppo per una parte di Sicilia che già di base è fervida. Attende solo le infrastrutture a supporto". "Siamo qui insieme per chiedere che venga approvato il finanziamento per completare i lavori che saranno un'importante opportunità di sviluppo da un punto di vista turistico ma anche economico e sociale - ribadisce
Lucia Saladdino, vicesindaco di Ragalna -. Non potevamo mancare a questo appuntamento".

Anche Motta Sant'Anastasia è un Comune interessato, non direttamente, dal progetto. Il vicesindaco, Antonio Bellia, spiega che "purtroppo non sono previste fermate a Motta perché la vecchia tratta della littorina è quella e non si può modificare. Però siamo qui per chiedere ancora una volta una navetta che possa portarci alle fermate della nuova metropolitana. Abbiamo già chiesto a Fce e autorità un aiuto di questo tipo. Lo chiede la cittadinanza con insistenza. Siamo qui per i nostri cittadini".

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