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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La finanza sequestra 59mila litri di carburante miscelato con olii di bassa qualità

Sequestrato anche un impianto di distribuzione di carburanti clandestino, insieme a due autocisterne. Per tre persone è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria. Su otto distributori controllati, sei non erano in regola con la normativa sulla disciplina dei prezzi

I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un’operazione a contrasto delle frodi nel settore petrolifero in tutta la provincia etnea, che ha consentito di effettuare il sequestro di oltre 59 mila litri di carburante, di un impianto di distribuzione di carburanti clandestino, di due autocisterne e la denuncia di tre soggetti all’autorità giudiziaria. Nel dettaglio, i controlli - svolti dal nucleo pef della guardia di finanza di Catania, con il supporto dell’agenzia delle dogane - hanno riguardato l’intera filiera del trasporto, deposito e commercializzazione dei prodotti petroliferi.

Carburante allungato con olii

Le attività di verifica delle autocisterne, attraverso l’analisi chimica dei prodotti energetici trasportati, hanno consentito di riscontare che il carburante sarebbe stato miscelato con oli di bassa qualità. Una volta messo in commercio nei distributori stradali , avrebbe quindi potuto arrecare gravi danni alle auto. Gli interventi hanno anche permesso di individuare a Catania una vasta area destinata a depositi clandestini di carburante. In questo caso sono state sequestrate anche due cisterne e due serbatoi metallici, con gruppo erogatore e apparato conta litri. Sulla base della documentazione acquisita nel corso degli interventi in provincia di Catania, i finanzieri sono intervenuti anche presso un impianto di distribuzione stradale di carburanti di Palma di Montechiaro (in provincia di Agrigento), al fine di sequestrare il prodotto illecitamente miscelato. I sequestri operati sono stati convalidati dall' autorità giudiziaria.

Controlli sui prezzi dei distributori

Sono stati anche svolti otto controlli nei confronti dei distributori stradali volti ad accertare il rispetto della normativa sulla disciplina dei prezzi, che impone a ogni singolo operatore la comunicazione dei prezzi del carburante al Ministero dello sviluppo economico, constatando che in 6 casi non erano state effettuate le previste comunicazioni.

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