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Cronaca

Unioni civili, oggi il primo “sì” al Castello Ursino tra Rosalba e Laura

Rosalba Caruso e Laura Testa potranno comparire di fronte all'Ufficiale di stato civile per rendere congiuntamente la dichiarazione costitutiva di Unione Civile alla presenza di due testimoni

E' stata celebrata oggi la prima unione civile a Catania. A sposarsi alle ore 18.30 nei saloni del Castello Ursino di Catania sono state Rosalba Caruso e Laura Testa, circondate da un centinaio di persone tra familiari ed esponenti dell'Arcigay Catania. Nel 2015, dopo l'istituzione del registro comunale, avevano già siglato gli stessi documenti davanti al sindaco Enzo Bianco. Il primo cittadino etneo a distanza di un anno, in seguito al decreto legge Cirinnà, però le ha invitate nuovamente ad apporre una firma sulla propria unione, che ha finalmente acquisito valenza nazionale.

Rosalba e Laura si sono conosciute 6 anni fa ed hanno convissuto per molto tempo. Oggi hanno potuto finalmente coronare a tutti gli effetti il loro sogno. Di fronte all’Ufficiale di stato civile hanno reso congiuntamente la dichiarazione costitutiva di Unione Civile alla presenza di due testimoni. Inoltre, all’atto della costituzione dell’Unione Civile le parti avranno la facoltà di dichiarare la scelta del regime patrimoniale dell’unione stessa (regime di separazione dei beni o regime di comunione dei beni). La prossima unione civile è già fissata per giorno 1 settembre e sarà celebrata nella sede delle Anagrafe in via La Marmora.

Il ddl Cirinnà ha, infatti, introdotto due istituti completamente diversi per le coppie omosessuali e per le coppie etero. Per le prime arrivano le unioni civili, per le quali ci sono una serie di diritti e doveri, che le avvicinano al matrimonio (tra cui reversibilità della pensione ma non le adozioni). Mentre per le seconde nascono le convivenze, per le quali gli obblighi reciproci sono minori e mancano i principali diritti, come la reversibilità. Come il matrimonio, l’unione civile si costituisce di fronte all’ufficiale di stato civile e alla presenza di due testimoni. L’atto viene registrato nell’archivio dello stato civile. Le parti, per la durata dell’unione civile, possono stabilire di assumere un cognome comune scegliendolo tra i loro cognomi. La parte può anteporre o posporre al cognome comune il proprio cognome.

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