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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Università, falsi esami: ai domiciliari un addetto alla segreteria e un autista

Unitamente a due studenti di Medicina che risultano indagati per i medesimi fatti, avrebbero falsificato la documentazione universitaria e inserito fraudolentemente nell'archivio informatico dell'Ateneo la registrazione di materie di cui non era mai stato sostenuto il relativo esame

Questa mattina i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa dal Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, nei confronti di Giovanbattista Luigi Caruso e Giuseppe Sessa, entrambi dipendenti dell’Università di Catania – Facoltà di Medicina, per i reati di falso in atto pubblico, corruzione ed accesso abusivo ad un sistema informatico. Caruso è addetto all’ufficio di segreteria della Facoltà di Medicina, mentre Sessa è dipendente dell’Ateneo con mansioni di autista.

Dalle indagini condotte dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Catania sono emersi indizi di responsabilità penale a carico dei soggetti, i quali, unitamente a due studenti di Medicina che risultano indagati per i medesimi fatti, avrebbero falsificato la documentazione universitaria e inserito fraudolentemente nell’archivio informatico dell’Ateneo la registrazione di materie di cui non era mai stato sostenuto il relativo esame.

Ciò ha consentito di far risultare come sostenuti 20 esami complessivi (19 per uno studente ed 1 per l’altro) di fatto mai effettuati. In cambio i due indagati hanno ottenuto somme di denaro e altre utilità. Uno degli studenti ha conseguito la laurea in medicina e dunque il possibile accesso alla professione medica.

Gli studenti si rivolgevano a Giuseppe Sessa per avviare la procedura illecita. Questo, a sua volta, avendo ricevuto indicazioni dagli studenti circa le materie di cui si chiedeva l’illecita registrazione ed il relativo compenso, fungeva da intermediario con il Caruso il quale, a sua volta provvedeva ad accedere con propria password al Centro Elettronico dell’Ateneo e provvedeva ad effettuare le false registrazioni degli esami, in coincidenza con le varie sessioni di esami. Allo stato si stanno vagliando ulteriori posizioni relative ad altri soggetti che, a vario titolo, risultano coinvolti nel progetto criminoso in questione.

Di particolare importanza per la buona riuscita delle indagini è stata la collaborazione ricevuta dai vertici e dai dipendenti dell’Ateneo Catanese. L'Università, tra l’altro, ha avviato autonomo procedimento disciplinare nei confronti dei due dipendenti e nei confronti dei due studenti, per uno dei quali è stato disposto l’annullamento della laurea in medicina, già conseguita qualche mese additero, posto che la falsa registrazione degli esami non era stata rilevata neanche dai funzionari preposti al controllo finale del curriculum dello studente.

Infine, "l’Autorità Giudiziaria - si legge nella nota - non ha ritenuto avanzare richiesta di misura cautelare anche nei confronti dei due studenti, in quanto, nonostante la gravità dei fatti rassegnati agli stessi riconducibili, i predetti hanno reso dichiarazioni ampiamente autoaccusatorie e soprattutto collaborative in fase di indagine preliminare, apportando altresì elementi probatori ulteriori e decisamente rilevanti rispetto a quelli già acquisiti alle indagini".

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