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Cronaca

"Cercasi schiavo", anche a Catania la provocatoria campagna contro lo sfruttamento sul lavoro

A Lipari gli autori sono stati i giovani dell’associazione "Magazzino di Mutuo Soccorso Eolie" , a Palermo come a Catania i manifesti portano la firma della locale Federazione del Sociale Usb

Con l'approssimarsi della stagione estiva parte la ricerca di diverse posizioni lavorative. In molti casi, però, tra lavoro in nero e contratti non rispettati le condizioni lavorative - specie al Sud - rasentano lo schiavismo. Da qui la denuncia della Federazione del Sociale Usb che anche a Catania, così come in precedenza accaduto a Lipari e Palermo, ha affisso dei manifesti provocatori con l'annuncio: "Cercasi schiavi".

Le affissioni contro lo "schiavismo"

"Alle provocazioni delle varie  associazioni  imprenditoriali che operano nel settore turistico che si lamentano della scarsa voglia di lavorare in questi difficili mesi post-lockdown, la Federazione del Sociale Usb - dice una nota - risponde denunciando le condizioni di  sfruttamento che anche in tempi di pandemia hanno costretto a lavorare in ambienti precari, con zero tutele, con salari da fame.  Altro che "scarsa voglia di lavorare", altro che criminalizzazione del Reddito di cittadinanza".

"I lavoratori - prosegue la nota - non sono carne da macello. Mai schiavi: organizziamoci per difendere lavoro e dignità".
 

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