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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Il mercato nero, da migliaia di euro, dei falsi green pass su Telegram: si rischiano pesanti sanzioni

Sono nati sul web e sulle chat di messaggistica diversi gruppi che "offrono" ai loro clienti che non intendono vaccinarsi o fare un tampone certificati verdi falsi per poter viaggiare e poi entrare nei locali pubblici così come disposto dal governo. Subito la contromisura: è stata creata un'app per distinguere i green pass autentici da quelli taroccati

Fatta la legge, trovato l'inganno. Gli italiani si ingegnano sempre - a volte in modo illegale - e così è avvenuto anche per il green pass. Il certificato verde che viene conferito a chi ha contratto il Covid, a chi si è vaccinato o a chi ha eseguito un tampone nelle 48 ore precedenti.

Esso servirà dal 6 agosto agli over 12 in zona bianca per l’accesso a eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici e di divertimento, centri termali, sale bingo e casinò, teatri, cinema, concerti, concorsi pubblici. Ma sarà altresì necessario per accedere ai locali che hanno tavoli al chiuso (non sarà invece necessario per consumare al bancone e neppure all'aperto). Anche per la pratica sportiva è richiesto il certificato verde, ad esempio per l'accesso in piscine, palestre, sport di squadra, centri benessere, limitatamente alle attività al chiuso. Il green pass attualmente è necessario per partecipare a feste di nozze, visitare parenti nelle residenze per anziani e accedere alle sale d’attesa dei pronto soccorso consente anche di entrare nei reparti ospedalieri per far visita ai familiari ricoverati.

I falsi green pass

Ma dicevamo che l'inganno è subito servito. Sono diverse le persone scese in piazza, anche a Catania, a manifestare contro l'adozione di questi provvedimenti. La nostra redazione è entrata in uno dei tanti gruppi che su Telegram vende false certificazioni. Uno dei gruppi più numerosi si chiama "greenpass Italia" e conta 2800 persone che stanno aumentando di giorno in giorno. Un gruppo ben organizzato che accoglie i visitatori illustrando tutte le caratteristiche del servizio: "Se non ti sei mai voluto sottoporre a tampone ed/o vaccino ma hai comunque necessità di accedere al GreenPass potrai rivolgerti a noi. Dal suo lancio abbiamo fornito oltre 1200 GreenPass in tutta Italia. Per ottenere il GreenPass grazie al nostro aiuto non sarà necessario fare alcun tampone, nè vaccinarsi e neppure essere guariti antecedentemente dal virus. Dovrai essere semplicemente in possesso di una tessera sanitaria ed un documento di riconoscimento in corso di validità. Riceverai il tuo GreenPass in forma cartacea ed/o digitale, per il materiale cartaceo sarà necessario fornire un indirizzo di recapito. Per il digitale sarà sufficiente fornire un numero di telefono od un indirizzo email".

Gli amministratori, coperti dall'anonimato che garantisce Telegram, dicono che le certificazioni "saranno utilizzabili entro 48/72 ore". I costi? Variano in base al tipo di certificato verde scelto. Si parte da 100 euro per quello digitale sino a 120 per il cartaceo. Ma ci sono anche i pacchetti famiglia: per 4 persone il green pass digitale costa 300 euro, il cartaceo 350, mentre per 6 persone il digitale passa a 450 euro e il cartaceo a 500.

Chi "spaccia" queste certificazioni rassicura i potenziali clienti: "I nostri GreenPass sono documenti regolarmente rilasciati dal sistema sanitario europeo e sono pertanto documenti reali. Non sono documenti editati! Al fronte di qualsiasi controllo risulterà perfettamente valido! Sui documenti sono presenti i QR Code regolarmente attivi e funzionanti". I metodi di pagamento all'inizio erano quelli non tracciati, come ad esempio buoni o bitcoin, ma in un secondo momento sono stati aperti anche i canali postepay e carte di credito.

"Andiamo contro quelle che sono le attuali leggi Europee - chiosano gli amministratori nel loro messaggio di benvenuto -. Corriamo quotidianamente rischi immensi. Le uniche garanzie che possiamo e vogliamo fornire sono la nostra professionalità e la certezza, data anche dall'importanza mediatica che ci circonda, che siamo gli unici ad offrire realmente ciò che diciamo. Chiunque abbia dubbi può scegliere di affidarsi altrove, l'importante è non affibbiarci poi le vostre perdite". E infatti dicono bene: i rischi sono molto alti sia per chi propala questo tipo di servizio illecito sia per chi acquista.

Una truffa che può portare a pesanti sanzioni

Le autorità si sono subito mosse per contrastare questo tipo di pratiche e la polizia postale sta già svolgendo accertamenti. Il governo ha annunciato il lancio di una applicazione "Verifica c19" che è stata creata appositamente per verificare la validità e autenticità dei certificati verdi. Quindi chi compra green pass falsi potrà essere scoperto con una semplice scansione tramite l'app. Quest'ultima difatti legge il qr code e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato, verificando inoltre che la certificazione sia valida.

Le sanzioni sono salate, possono arrivare sino a 1000 euro, ma si rischia anche una denuncia penale anche perché si mette a rischio la salute pubblica utilizzando un documento falso. Tra i reati che possono essere contestati vi sono la falsità materiale commessa da un privato e la falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri.  Ma anche gli "spacciatori" dei falsi green pass rischiano per il reato di truffa, con pene che vanno da 6 mesi a 3 anni di carcere e multe oltre 1000 euro. Senza parlare del fatto che si mette a rischio la propria salute e quella degli altri. Dopo una pandemia con migliaia di morti e una crisi economica devastante è proprio quello che si dovrebbe evitare. 

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