Sequestro Abate, timore per gli stipendi non pagati
La decisione di fatto cristallizza la vertenza per i 450 lavoratori catanesi, su cui ricadranno conseguenze importanti
Con il sequestro cautelativo e la nomina di due custodi, la crisi del Gruppo Abate è precipitata vertiginosamente. La decisione di fatto cristallizza la vertenza per i 450 lavoratori catanesi, su cui ricadranno conseguenze importanti.
"Nei mesi scorsi - spiega Davide Foti, segretario generale Filcams Cgil - erano stati infatti chiusi accordi con il Gruppo Arena, Ergon e Rocchetta, e a breve avremmo definito l’ultimo passaggio di lavoratori verso la MD, che ora sembra bloccato. Insieme alle altre sigle sindacali, stiamo richiedendo un incontro urgente al Prefetto di Catania e ai custodi nominati dal Tribunale. Bisogna lavorare in sinergia con tutti gli attori istituzionali. Sarà l’unico modo per salvaguardare centinaia di lavoratrici e lavoratori che fino ad oggi, senza colpa alcuna, hanno svolto al meglio il loro lavoro”.