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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cappuccini / Via Castromarino

Via Castromarino, furti a raffica negli edifici inagibili: rubati anche gli infissi

La portavoce degli sfollati Oriana Pappalardo ha raccontato i fatti avvenuti negli scorsi giorni e denunciati alla polizia lo scorso 18 maggio. I residenti non possono avere accesso nei loro immobili in quanto area di cantiere. La Cmc ha acquistato il palazzo adiacente, mentre sono diverse le famiglie escluse dai rimborsi

Dopo oltre due anni di distanza dal crollo di un edificio che li ha privati della casa - per cause ancora da appurare e collegate, nelle ipotesi al vaglio dei giudici, agli scavi per la metropolitana di Catania - non c'è pace per i residenti di via Castromarino. Infatti nell'immobile al civico 11 è stato segnalato, nei giorni scorsi, l'ennesimo furto. I proprietari ignari, anche perché vivono in un altro appartamento e non vi hanno mai potuto fare rientro, sono stati allertati dal vicinato. Nel frattempo la Cmc, la ditta che sta eseguendo i lavori, aveva già sporto una denuncia ai carabinieri.

Così, come ci racconta la portavoce degli sfollati, Oriana Pappalardo i  residenti hanno provveduto a denunciare anche loro. Addirittura i ladri avrebbero forzato la porta di ingresso dell'appartamento, chiusa con un lucchetto, e hanno portato via di tutto: infissi, tubazioni. termosifoni, finestre. I topi d'appartamento, non nuovi a questi colpi negli immobili di via Castromarino, sarebbero entrati dal terrazzino confinante con lo stabile acquistato dalla stessa Cmc.

Ciò non fa altro che aumentare la rabbia e la frustrazione di circa 8 famiglie che avevano le case confinanti a quello stabile e che non hanno ricevuto alcun indennizzo e adesso vivono, da ormai due anni, in affitto, senza i loro beni più cari e con la loro proprietà saccheggiata dai ladri.

Infatti dopo una lunga trafila la Cmc ha acquistato di recente l'immobile crollato, avviando una trattativa con i proprietari, e li ha indennizzati. Probabilmente la struttura, pericolante, verrà demolita e la ditta ricostruirà. A essere escluse dalla trattativa sono proprio le famiglie che hanno le case confinanti, sia dalla parte di via Castromarino sia da quella di via Plebiscito. Addirittura una famiglia che abitava in via Plebiscito stava ancora pagando il mutuo e adesso è costretta a pagare sia l'affitto di un'altra abitazione sia le rate: nessuna deroga e nessun intervento statale per chi ha perso, senza colpe, la casa. 

"Su 16 famiglie solo 8 sono state risarcite - ci aveva raccontato Pappalardo -. Noi siamo rimasti esclusi in maniera arbitraria: noi quindi possiamo restare senza casa, senza sussidi e senza aiuti. La mia casa è un continuo del palazzo crollato: la ditta inoltre ha messo lucchetti propri e chiuso il portone dal quale accedevo per fare i loro lavori. Hanno danneggiato l'androne e invece io non posso entrare per andare a prendere i miei oggetti". La signora, infatti, denuncia l'ingresso dell'azienda negli immobili e la disparità di trattamento in quanto ancora attende l'autorizzazione per poter recuperare documenti e indumenti. Adesso si aggiungono questi raid che non fanno altro che gettare sale su ferite aperte.

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