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Cronaca

Via Crispi,Castiglione: "Abitanti e commercianti abbandonati"

"Cittadini e commercianti dovranno provvedere da soli a mettere in sicurezza appartamenti e botteghe, oltre al danno la beffa" afferma il consigliere comunale Giuseppe Castiglione

"La nota del tribunale che intima ai residenti ed ai commercianti della zona di via Crispi, colpita dalla tremenda esplosione, di provvedere a proprie spese per mettere in sicurezza botteghe e appartamenti, che ormai esistono solo nelle vecchie foto, rappresenta una beffa, oltre al danno, a tutta quella gente che vive ancora sulla propria pelle un dramma tremendo". Così il consigliere comunale Giuseppe Castiglione racconta la situazione che abitanti e commercianti della zona stanno vivendo dopo l'esplosione avvenuta nella notte tra il 25 e il 26 febbraio.

"Finite le luci della ribalta dove sono finite le istituzioni che promettevano di restare vicine alle famiglie che non hanno più una casa? E’ già stato buttato tutto nel dimenticatoio? Presto decine di persone dovranno ritornare ad un minimo di normalità ma, intanto, hanno ricevuto questo 'avviso' che per loro comporta un esborso di denaro. Gente che non ha più nulla e che non ha nemmeno i soldi per affittarsi un tetto. In qualità di consigliere comunale - continua Castiglione - chiedo urgentemente al Sindaco di attivarsi con i fatti e non solo con le parole per aiutare le famiglie a riprendersi da questa situazione. L’alloggio in qualche B&B per pochi giorni non serve assolutamente a nulla. Che ne sarà di queste persone quando lunedì dovranno trovarsi un nuovo alloggio?" 

"Allo stesso modo chiedo un impegno concreto per tutti quei commercianti danneggiati dall’esplosione e da una via Crispi parzialmente chiusa al traffico. Il piano viario alternativo ha provocato una mancanza di clienti con la conseguenza che, chi ha avuto la fortuna di ritrovarsi con il negozi intatto, rischia di chiederlo per il vistoso calo di affari. A questo va aggiunto la necessità da parte di Comune, aziende del settore e privati - conclude il consigliere - di effettuare maggiori controllo a bombole e condutture del gas di propria competenza. Il pericolo è che la città viva un panico e una psicosi, legate ad eventuali perdite, che a Catania non ha precedenti".

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