Via Teramo, la libreria Librando costretta a chiudere per racket
Maurizio Di Stefano, titolare della libreria "Librando" di via Teramo, in Corso Italia, dopo un incendio doloso lo scorso 24 aprile, dichiara la sua sconfitta e chiude l'attività
Contro il racket, la battaglia è ardua. Anche se gli imprenditori catanesi cercano di combatterla, spesso la sconfitta non è da attribuire alla mancanza di coraggio. Maurizio Di Stefano, titolare della libreria "Librando" di via Teramo, in Corso Italia, dopo un incendio doloso lo scorso 24 aprile, non voleva darla vinta al racket siciliano.
Ma nonostante il tentativo di riaprire la libreria dopo l'atto intimidatorio, oggi è costretto a dichiarare apertamente la sua sconfitta. Il motivo principale è da attribuire a un crollo delle vendite registrato perché probabilmente i clienti hanno avuto paura. Ecco che diventa difficile, per un commerciante, andare avanti. E nella città dell'indifferenza Di Stefano non vuole più vivere.
Ha deciso di chiudere la libreria e regalare alla figlia un futuro più sicuro e, magari, inviolabile. Già in passato il titolare della libreria aveva denunciato delle estorsioni e aveva ceduto l'attività commerciale per poi riprenderla. In merito all'atto doloso, le indagini sono ancora in corso, perché sembrerebbe che le telecamere a circuito chiuso fuori dal negozio avrebbero ripreso due persone con il volto coperto mentre appiccavano il fuoco.