Villari (Pd): "Non posso più subire discredito personale e politico"
L'esponente politico dopo l'inchiesta Malupassu, nella quale è stato citato e in cui non è coinvolto direttamente, replica alle accuse
"Per quanto riguarda l'inchiesta Malpassu non sono più intenzionato a subire alcuna gogna per dichiarazioni intercettate e fatte da terzi sulla mia persona. Sulle accuse di ipotesi amministrative di mala gestio che invece mi vengono mosse in veste di assessore comunale, sono a disposizione della magistratura per qualunque chiarimento che avverrà nelle sedi opportune".
Con queste parole Angelo Villari, già assessore comunale della giunta Bianco e attuale segretario politico del PD catanese, rompe il silenzio sui fatti che in questi giorni lo hanno visto, suo malgrado, uno tra i protagonisti delle
cronache cittadine. Spiega Villari: "Devo a me stesso e al PD, il mio partito, un intervento esplicito sulle intercettazioni pubblicate a mezzo stampa a proposito dell'operazione Malupassu. In quelle registrazioni non compaio in quanto persona direttamente intercettata, ma in quanto candidato di una competizione elettorale che viene citato dagli intercettati. Sono elementi di cui sono venuto a conoscenza leggendo i giornali, visto che non sono coinvolto e non ho dunque ricevuto gli atti di cui in questi giorni si discute. Eppure, quelle poche righe hanno
fatto da lievito ad un clima di screditamento personale e politico (le due cose nel caso specifico coincidono)
che non posso più accettare né subire".
"Oggi tengo dunque a ricordare che - prosegue Villari - l'attività politica mi porta a parlare direttamente con tantissime persone, ad ascoltare tutti senza conoscerne la fedina penale, in un contesto di normale diritto di cittadinanza. Un contesto che, lo ricordo, non mi ha visto vincitore, neppure al confronto con i miei compagni di partito. Non sono disposto a pagare un prezzo ingiusto per questo e di conseguenza diffido chiunque tenti di speculare sulla mia persona a fini di sciacallaggio; ciò a difesa della mia lunga storia personale fatta di vere battaglia politiche e sindacali, e con il Partito democratico".
Poi l'esponente dem ha fatto riferimento alla inchiesta legata al dissesto delle casse del Comune di Catania ha detto di aver avvallato "solo atti muniti di tutti i necessari visti. Ho sempre guardato con grande attenzione ai già allora
inadeguati capitali disponibili nei settori che riguardavano il mio operato, e cioè quelli sociali e ho fatto delle scelte. Risponderò come è giusto che sia alle accuse che mi vengono fatte e lo farò con i mezzi che la nostra
Costituzione ci mette a disposizione e con grande fiducia nella magistratura".