Stalking e violenza di genere, denunciare conviene sempre: nel 2021 aumentati gli arresti
Dall'inizio dell'anno ad oggi sono 52 gli arresti effettuati in flagranza di reato che riguardano casi di violenza di genere o stalking in provincia di Catania e 170 le misure cautelari emesse dall'autorità giudiziaria ed eseguite dai carabinieri del comando provinciale. Dati in aumento rispetto allo stesso periodo del 2020, quando gli arresti durante la commissione di questo tipo di reato sono stati una decina in meno, 42. E 144 le misure specifiche, complice anche il lockdown "duro" che aveva fatto registrare una diminuzione delle denunce
Rivolgersi alle forze dell'ordine, senza esitazione e senza fare passi indietro per paura di ripercussioni, è l'unica strada per intraprendere un percorso giudiziario ed umano che possa porre fine alla spirale di violenza quotidiana innescata dalle minacce e dalle percosse di un marito geloso, da un compagno violento o da un ex fidanzato che non si rassegna alla fine di una relazione tormentata. Presso il comando provinciale dei carabinieri di Piazza Verga è presente dal 2016 una stanza appositamente dedicata a questo genere di casi. Ci si può sedere alla scrivania del comandante del nucleo operativo della compagnia di piazza Dante, Chiara Petrone, facendo "distrarre" i bambini con dei giocattoli, posti ben in vista sugli scaffali proprio per addolcire l'austero ambiente della caserma.
Una stanza "tutta per se'" destinata alle donne vittime di violenza | Video
Gli investigatori dell'Arma operano in stretta sinergia con un pool di magistrati qualificati nei reati inerenti la violenza di genere. In questi casi, anche l'iter burocratico procede con un ritmo più spedito, proprio per rendere possibile l'applicazione di misure cautelari quali, ad esempio, l'allontanamento del coniuge violento dalla casa familiare, l'arresto in carcere o ai domiciliari ed il divieto di avvicinamento alla persona offesa. Recenti fatti di cronaca, come il drammatico omicidio di Vanessa Zappalà, dimostrano che non sempre la legge riesce a porre un freno alla mente malata ed imprevedibile di chi è annebbiato dall'odio e dal rancore. Ma sono tantissimi, di contro, i casi in cui questo meccanismo sinergico funziona e rende possibile l'inizio di una nuova vita. Il percorso alternatico, fatto di silenzio e sopportazione di ogni tipo di angherie e soprusi, conduce ad una situazione senza via d'uscita con risvolti spesso ancora peggiori.