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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Pestata a sangue e violentata perchè non voleva spacciare: arrestato l'aggressore

A finire in manette Sebastiano Sicali, pregiudicato, accusato dei reati aggravati di lesioni personali gravi e violenza sessuale nei confronti di una ragazza, in concorso con un’altra persona non ancora identificata ed una minorenne

Lo scorso mercoledi 5 ottobre, la Procura distrettuale della Repubblica di Catania ha delegato alla polizia di stato l’esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa, in data 3 ottobre 2022, dal Gip nei confronti di Sebastiano Sicali, catanese, con precedenti di polizia per illeciti in tema stupefacenti e reati contro il patrimonio e già destinatario di un ordine di esecuzione per carcerazione emesso dal Magistrato di sorveglianza di Messina, in quanto sarebbe accusato dei reati aggravati di lesioni personali gravi e violenza sessuale, in concorso con un soggetto non identificato ed una minorenne.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso all’esito di indagini avviate lo scorso 12 luglio a seguito della segnalazione giunta alla sala operativa della Questura etnea di una donna straniera, di nazionalità ucraina, vittima di aggressione all’interno di una struttura ricettiva nel centro cittadino.

Sul posto i sanitari avevano prestato le prime cure alla donna con segni evidenti di percosse e molteplici ferite lacero contuse sul viso ed in altre parti del corpo, trasportandola poi presso un nosocomio cittadino, dove le è stata diagnosticata: una policontusione con trauma craniofacciale, una contusione addominale, dorsale e agli arti inferiori”, la “frattura del pavimento dell’orbita di sinistra con modesta erniazione di tessuto adiposo nel seno mascellare, nel torace ampia falda di pnx anteriore destro dello spessore a-p max di circa 5, 5 cm, che determina ipoespansione polmonare prevalentemente a livello delle regioni medio-inferiori e che risale sino all’apice polmonare”.

Sul luogo dell’aggressione era intervenuto il personale della locale squadra mobile e del gabinetto regionale di polizia scientifica per i rilievi del caso, repertando e sequestrando, tra l’altro, ciocche di capelli extension e imbrattamenti di presunta sostanza ematica rivenuta in varie parti del luogo teatro degli eventi delittuosi.

L’uomo raggiunto dalla misura cautelare avrebbe aggredito la vittima perché aveva rifiuto di spacciare stupefacenti ed è stato rintracciato da operatori della squadra mobile di Catania lo scorso 13 luglio e tratto in arresto, oltre che per l’ordine di esecuzione del Magistrato di Sorveglianza anche per i reati di false attestazioni di generalità, resistenza, oltraggio, violenza e minacce al pubblico ufficiale,in quanto avrebbe, all’atto del controllo, fornito agli operatori false indicazioni sulla sua identità, al fine di sottrarsi alla cattura pendente nei suoi confronti. 

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