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Cronaca

Wyeth-gruppo Pfizer, preoccupazione del sindacato sul futuro dello stabilimento etneo

"Da oltre un anno nessun abilitazione a produrre il Tazocin per gli americani"

La Wyeth di Catania da oltre un anno non è abilitata a produrre per il mercato americano, vale a dire per il principale cliente, il prodotto di punta Tazocin. Per questo motivo, da qualche tempo le preoccupazioni sul destino dello stabilimento da parte di Cgil, Cisl e Uil catanesi e delle sigle di categoria Filctem, Femca e Uilctem, sono forti.

"Anche per l’assenza di chiarezza di prospettive - sottolineano- riguardo il breve ed il medio periodo". Nelle settimane scorse l'azienda, durante un'assemblea tenutasi alla Pfizer alla quale hanno partecipato i segretari generali di CGIL e UIL, Giacomo Rota e Fortunato Parisi, la segretaria confederale della CGIL Margherita Patti, i segretari regionali di Filctem CGIL e Femca CISL, Giuseppe D’Aquila e Franco Parisi, ed i segretari provinciali di categoria Giovanni Romeo (Filctem CGIL), Giuseppe Coco (Femca CISL) ed Alfio Avellino (Uiltec UIL), ha rassicurato le organizzazioni sindacali sulle prospettive dello stabilimento, dichiarando che esistono investimenti in atto e che le produzioni riprenderanno presto.

Ma i rappresentanti delle sigle sindacali, pur prendendo atto delle dichiarazioni aziendali, hanno però ribadito nell'ultima assemblea del 2 marzo tenutasi nella sede dell'Associazione degli industriali di Catania (presenti i tre segretari generali di CGIL, CISL e UIL, Rota, Parisi e Rotolo con l’AD dello stabilimento Pfizer di Catania, Giuseppe Campobasso), "che tutte le preoccupazioni più volte espresse dalle organizzazioni di categoria rimangono inalterate e, conseguentemente, abbiamo chiesto ulteriore incontro con Pfizer e Confindustria".

Le organizzazioni sindacali, "pur ritenendo fondamentale la necessità che le produzioni farmaceutiche vengano fatte nel rispetto dei requisiti di qualità necessari", esprimono tuttavia forti preoccupazioni sul futuro dello stabilimento: "Più volte abbiamo chiesto chiarimenti all’azienda” affermano i sindacalisti, “ma mai ci sono stati forniti, nei rari confronti con l’azienda, elementi in grado di fugare i dubbi e le preoccupazioni che abbiamo nei confronti delle prospettive del secondo datore di lavoro (come numero di dipendenti) della zona industriale di Catania.

Infatti, mentre l’ azienda afferma che tutto è a posto e che non ci sono motivi di preoccupazione, contemporaneamente non ha pagato ai lavoratori il Premio di partecipazione che, così come previsto dal Contratto nazionale, si basa sugli obiettivi raggiunti dal sito produttivo: “delle due l’una” -continuano i sindacalisti- “o ha ragione l’azienda e tutto è sotto controllo, cosa di cui dubitiamo fortemente, ma se è così non si vede il motivo per cui non debba essere riconosciuto il premio ai lavoratori, oppure le preoccupazioni tante volte espresse da noi hanno consistenza e solidità.” Intanto Wyeth (Pfizer) Catania, continua a rimanere ferma nelle produzioni, mentre i lavoratori continuano a prestare regolarmente il proprio lavoro quotidianamente, senza che, tuttavia, venga immesso il prodotto sul mercato. Eppure lo stabilimento è stato sempre e continua ad essere, in grado di produrre con eccellenza, nonché in grado di competere in termini di qualità e professionalità delle maestranze.

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