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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Zia Lisa, tenevano in casa una scimmia e tartarughe di specie protetta

La scimmia è considerata specie pericolosa per l’uomo sia per il rischio di lesioni dovute a comportamenti aggressivi sia per la possibile trasmissione di zoonosi, ovvero di malattie infettive trasmissibili all’uomo dagli animali

I carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale, con l'aiuto del nucleo carabinieri Cites di Catania, hanno accertato che presso un’abitazione nel popolare quartiere Zia Lisa di Catania era detenuta illegalmente un esemplare di scimmia della specie Macaca Silvanus e n. 2 Testudo Hermanni. Tali animali, sono considerati specie protette a rischio di estinzione e tutelati dalla convenzione Internazionale Cites, nata per scongiurarne il prelievo in natura per finalità commerciali, e la loro detenzione può avvenire solo in presenza di apposita certificazione. Peraltro la scimmia è considerata specie pericolosa per l’uomo sia per il rischio di lesioni dovute a comportamenti aggressivi, è infatti dotata di canini di grandi dimensioni, sia per la possibile trasmissione di zoonosi, ovvero di malattie infettive trasmissibili all’uomo dagli animali. Per tali ragioni vige il divieto assoluto della loro detenzione da parte di privati. L’animale era ormai abituato a vivere in casa, senza la reale consapevolezza dei rischi di tale convivenza, e giocava liberamente insieme ai bambini della famiglia presso cui era detenuta. Nella stessa abitazione sono state rinvenute 2 Testudo Hermanni, le nostre tartarughe terrestri, ormai quasi scomparse dall’ambiente naturale a causa del prelievo indiscriminato. "La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, per cui chi le preleva commette furto aggravato. Per tali ragioni la donna trovata in possesso degli animali protetti è stata denunciata per violazione della legge sulla detenzione e commercio di specie protette, per detenzione di specie pericolose, per ricettazione e favoreggiamento", si legge nella nota dei carabinieri. Gli animali sono stati sequestrati e la scimmia, chiamata affettuosamente dalla famiglia che lo deteneva “Pepa”, catturata grazie all’ausilio del servizio veterinario dell’Asp di Catania, è stata condotta presso l’Ospedale Veterinario dell’Università di Messina per le prime cure e verrà trasferita, grazie alla Lav, presso il centro di Recupero Animali Selvatici ed Esotici (Crase) di Semproniano (GR), dove si unirà ad una colonia di scimmie della stessa specie, recuperando le naturali abitudini di vita. Le testuggini sono state invece affidate alla ripartizione Faunistico Venatoria di Catania in attesa di essere reimmesse in natura.

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