Cipollina catanese, mozzarella o tuma? Ecco dove trovare la migliore

L'impresa è ardua. Fare lo slalom tra bar, rosticcerie e panifici alla ricerca della migliore cipollina catanese rischia di trasformarsi in una impresa impossibile, e ad alto tasso di colesterolo. Consapevoli di esporci a critiche massicce da parte dei buongustai etnei, vi proponiamo un manuale d'assalto per chi vuole essere sicuro di gustare la migliore cipollina catanese.

Gli "aficionados" della cipollina hanno poche certezze. Il formaggio può essere scadente, la salsa insipida, la sfoglia ruvida.
Da Quaranta, con circa due euro, si entra di diritto in Paradiso. Certo, esistono posti meno cari e con porzioni più generose. Ma la qualità si paga e qui troverete una buona mozzarella. Stesso dicasi per il bar Ernesto, negli anni una costante. Ed anche i bar Epoca ed Europa si piazzano bene, con la "cipollina-fighetta" che tanto piace a chi preferisce gli ambienti più curati. In questa categoria rientra anche il sempreverde Savia ed il bar Etoile D'Or della pescheria, frequentato dai discotecari durante la notte (attualmente pare stiano vendendo anche l'arredamento del locale).

Ma voltiamo allegramente pagina. In fondo, quando si tratta di cibo da strada, il vero catanese se ne frega di fronzoli e lipidi e mira dritto alla sostanza. Scommettiamo che anche il caro Cracco apprezzerebbe la cipollina del panificio Calderone di piazza Camastra, estrema propaggine di Picanello. E sapete perchè? Qui ci mettono la 'vera' cipollina fresca, quella verde e croccante. E soprattutto la tuma! Da un capo all'altro della città, l'alternativa low cost, comunque di buon livello, la si trova in via Plebiscito. Qui ci si può sbizzarrire tra panifici e rosticcerie. Segnaliamo Kalispera, con pezzi sempre freschi e molto gustosi, e Nasipipa, che sforna anche tavola calda mignon da 50 centesimi.