Anci e Città metropolitane a confronto per il rilancio delle attività economiche
La ripartenza delle attività economico-produttive, dopo i devastanti effetti della pandemia, in Sicilia e su tutto il territorio nazionale, è stato il tema dell’incontro “Città Metropolitana di Catania: guida alla ripartenza. Ripensiamo insieme il futuro partendo dalla comunità.”
La ripartenza delle attività economico-produttive, dopo i devastanti effetti della pandemia, in Sicilia e su tutto il territorio nazionale, è stato il tema dell’incontro “Città Metropolitana di Catania: guida alla ripartenza. Ripensiamo insieme il futuro partendo dalla comunità.” organizzato dall’Ente sovra comunale etneo su piattaforma web.
Moderatore Paolo Testa, direttore dell’Ufficio studi dell’Anci, sono intervenuti Salvo Pogliese, sindaco Città metropolitana di Catania; Giuseppe Cozzolino, direttore generale della Città Metropolitana di Napoli; Cetti Lauteta, Practice Scenario Sud Scenari e Intelligence The European House – Ambrosetti; Stefano Alì, sindaco di Acireale; l’assessore Francesco Caristia in rappresentanza del sindaco di Caltagirone, Gino Joppolo; Anna Bombonato, AT Sogesid MiTE - DG CreSS; Angelo D’Anna, sindaco di Giarre; Giacomo Capuzzimati, direttore generale della Città metropolitana di Bologna; Antonino Naso sindaco di Paternò. L’Anci ha seguito con particolare interesse, attraverso il progetto Metropoli strategiche, la progettualità espressa da Catania che vede l’amministrazione etnea al varo di importanti strumenti di programmazione quali il piano strategico metropolitano (PSM) e l’Agenda per lo sviluppo sostenibile. Con il supporto della stessa Anci la Città metropolitana di Catania sta iniziando un’azione di coinvolgimento dei Comuni per creare modelli organizzativi di area vasta capaci di migliorare l’utilizzo delle risorse comunitarie. Ma questi strumenti rischiano di nascere spuntati senza un reale coinvolgimento del territorio. Ciò riporta alla riforma delle Province forse da completare o da reinterpretare.
"Lo scopo dell’incontro è la volontà di discutere con i colleghi dei comuni più grandi e per essi, con tutti i 57 sindaci, sul ruolo dell’ente tra una riforma più che mai incompiuta in Sicilia e i percorsi identitari altrove in corso – ha dichiarato il sindaco della Città Metropolitana di Catania – Salvo Pogliese -. Ciò ha tanto più significato in quanto Città Metropolitana di Catania si trova all’inizio di un percorso di definizione delle proprie vie di sviluppo attraverso la predisposizione di specifici piani e programmi. E’ di tutta evidenza come ripensare il futuro, dopo la pandemia, sottolinei la centralità di cosa sia la città metropolitana oggi, tirando in ballo prepotentemente il tema identitario. Una rilettura aggiornata dovrà passare attraverso la progettazione di dettaglio di funzioni proprie lì dove l’ambito comunale, per quanto grande sia, non rappresenti l’ambito ottimale. A quest’ordine attiene la funzione della programmazione strategica che vede oggi la città metropolitana presentarsi con tre strumenti: il Piano Strategico Metropolitano, il Piano per la mobilità sostenibile e l’Agenda per lo Sviluppo sostenibile la cui valenza intraterritoriale è evidente. Allo stesso tempo prende sempre più piede, negli enti in cui la Delrio ha fatto passi avanti, la gestione di funzioni associate con i comuni. Anche in questo caso, grazie al contributo del progetto Metropoli Strategiche gestito da Anci, si intende proporre un’azione soprattutto a supporto dei comuni più piccoli che investa potenziandola la capacità di attingere alle risorse a bando che vedono gli enti locali per destinatari, individuando i problemi per l’accesso e proponendo insieme delle soluzioni anche attraverso il coinvolgimento della Regione e l’adozione delle prassi migliori e riprogettando la capacità degli enti di comunicare ciò che di buono si fa attraverso il linguaggio di oggi che passa dal web e dai suoi canali. Questi processi possono produrre un reale cambiamento – ha concluso Pogliese - solo se sono condivisi e pensati insieme. E’ questo il compito che affidiamo ai tecnici, agli esperti e ai funzionari che stanno già lavorando e lavoreranno ad ascoltare i contributi di coloro i quali possono e vogliono dare il loro contributo". Il sindaco metropolitano ha ringraziato per la partecipazione l’ingegnere capo della Città metropolitana di Catania, Giuseppe Galizia, e l’ufficio delle Politiche comunitarie, in particolare il responsabile Carmelo Messina coadiuvato da Giacomo Giusto, Daniela La Porta e Laura Aliano.